Approvato il bilancio il comunale nell'ultimo consiglio comunale. La nascita del Pd rivoluziona il Consiglio comunale con il passaggio nella maggioranza di due consiglieri di minoranza.

 

CASTRONUOVO – Il Consiglio comunale di Castronuovo ha approvato il Bilancio 2008: il sindaco Antonio Bulfaro ha annunciato che non ci saranno per i cittadini aumenti fiscali di nessun tipo, salvo l’adeguamento delle indennità previste per gli amministratori locali. I contributi dello stato – si legge nel Bilancio – ammontano a 586.000 euro, di cui 395.000 destinati al fabbisogno del personale e 124.000 alla scuola: i fondi restanti verranno utilizzati per allargare la sala comunale, accompagnare l’Anno Santo proclamato dalla Santa Sede per il quarto centenario della morte del patrono S. Andrea Avellino, promuovere la raccolta differenziata dei rifiuti e un nuovo bando di assegnazione di case popolari.
Bulfaro ha inoltre rivendicato due finanziamenti recentemente ottenuti dalla Regione definendoli “un doppio successo di questa Amministrazione”: un milione e 700.000 euro insieme a Roccanova per portare finalmente il metano nella comunità e 280.000 euro per la ristrutturazione del ristorante “Sella del Titolo” (potenziale risorsa economica chiusa da tempo).
Ma sono state soprattutto questioni politiche a tenere banco nell’ultima seduta consiliare: la nascita del Pd ha infatti terremotato gli assetti di Castronuovo, dove due anni fa la sola Margherita sconfisse una lista civica formata da Ds, Forza Italia e indipendenti. Al nuovo gruppo dei Democratici (presieduto da Vincenzo Greco) hanno aderito i consiglieri di minoranza diessini Vincenzo Di Sario e Rosanna Bulfaro, mentre Pino Di Sario e Loretta Di Dio (in un primo momento impegnati nella nascita del Pd) formeranno un gruppo autonomo, appellandosi al “rispetto del mandato elettorale” e alla “tutela di chi ci ha mandato all’opposizione e vede due dei suoi quattro rappresentanti entrare sostanzialmente nella maggioranza”.
Vincenzo Di Sario (che ha difeso la sua scelta legandola al mutato scenario nazionale) è anche assessore alla Comunità Montana indicato dalla minoranza: la sua adesione al Pd, sostengono Di Dio e Pino Di Sario, lascia l’opposizione senza rappresentanti e impone un rimpasto.

UMBERTO DI MATTEO