Il 20 agosto a Castronuovo di Sant'Andrea, in Piazza Castello, sarà presentato il Trattato della Speranza di Sant'Andrea Avellino...

 

In un mondo tentato dalla disperazione, carico d’inquietudini, S. Andrea si fa pellegrino della speranza, la rigenera nel cuore di ognuno di noi additandocela come dignità dell’uomo.

Mercoledì 20 agosto 2008, alle ore 18,30 a Castronuovo di S. Andrea, in Piazza Castello, in occasione del IV Centenario della morte di S. Andrea Avellino, viene presentato il Trattato della Speranza, che non veniva pubblicato dal 1851.
Sollecitato e sostenuto dall’avv. Paolo Appella, il Trattato della Speranza, è stato stampato a Roma dalle Edizioni della Cometa che in questi ultimi anni, anche in preparazione del Centenario, dopo le lettere a S. Carlo Borromeo, il Compendio della vita di S. Andrea Avellino di Olimpio du Marché, un testo del 1713 tradotto e commentato da Nicola Vita, Sant’Andrea Avellino scrittore di L. Ruiz de Cardenas, hanno pubblicato, a cura di Bartolomeo Mas, la fondamentale Bibliografia di S. Andrea Avellino che, dal 1636 al 2007, ripercorre il vasto interesse suscitato dal Santo attraverso i secoli. 
Il Trattato della Speranza, apparso per la prima volta a Napoli nel 1670, quindi sessantadue anni dopo la morte del Santo, nato a Castronuovo nel 1521, è composto di un proemio e di venti capitoli che analizzano una serie di considerazioni sulla speranza, in cosa e in qual tempo dobbiamo sperare, degli effetti e frutti della speranza, delle cause della disperazione e dei mali che da questa nascono.
L’introduzione al Trattato della Speranza è di P. Valentino Arteaga, Preposito Generale dei Chierici Regolari Teatini e già autore, nel 2005, di una vita di S. Andrea pubblicata in Spagna, a Ciudad Real, dalle Ediciones Soubriet.
Valentin Arteaga intitola il suo testo Sant’Andrea e le ragioni della speranza e pone il libro dello scrittore ascetico lucano come il primo passo di un lungo cammino lungo la strada del “ricominciamento”. Infatti, in un mondo tentato dalla disperazione, carico di incertezze, di crisi di valori, di divisioni profonde, di tormenti, d’inquietudini, S. Andrea si fa pellegrino della speranza, la rigenera nel cuore di ognuno di noi additandocela come dignità dell’uomo, tesoro dei poveri, appoggio dei fragili, lampada dei ciechi, allegria quotidiana dei bambini. La speranza, conclude produce l’amore.
Una vera novità, poi, è il commento del libro, affidato a Il Portico del Mistero della Seconda Virtù di Charles Péguy, uno dei più grandi poeti della tradizione cattolica francese, nato Orléans nel 1873 e morto a Villeroy nel 1914. Due anime, già considerate tra gli spiriti più vivi del loro tempo, a quattro secoli di distanza, si incontrano per sollecitare idee e confronti adottando il linguaggio che riproduce insieme la dimensione spoglia del parlato quotidiano e la gravita del colloquio mistico: la fede che più amo, dice Dio, è la Speranza; la Speranza vede ciò che sarà; la Speranza ama ciò che sarà.
A Castronuovo, coordinati da Mario Trufelli, parleranno del Trattato della Speranza, Paolo Appella, Valentino Arteaga, Vincenzo Cosenza, autore nel 2006 del volume pubblicato dalle Edizioni San Paolo, Lancillotto Avellino. L’avventura di una vita senza compromessi, e, per le Edizioni della Cometa, Giuseppe Appella.
La serata, organizzata dalla Pro Loco di Castronuovo, attenta sollecitatrice di tutte le iniziative relative al IV Centenario della morte di S. Andrea, sarà introdotta e conclusa da “Il Ferris’s Brass” (Tromba: Nicola Ferri, Vito Sansanelli; Corno: Annarita Schirano; Trombone: Francesco Tritto; Tuba: Giuseppe Scarati), con musiche di Charpentier, Bach, Mozart, Gershwin, Rota, Pearson, Joplin, Waller, Piovani.
Per informazioni: telefonare al n. 0973/835484 - 3405674292.

ROMEO GRAZIANO - Presidente della Proloco