Dopo i precari nelle scuole, nella pubblica amministrazione, nella sanità... arriva, forse con un po' di ritardo, il precariato anche nella Chiesa...

 

Sacerdoti a tempo determinato. Anche se con qualche giorno di ritardo porgo un affettuoso benvenuto a Don Domenico; mi auguro di cuore che Don Domenico non paghi un conto salato per l'eredità lasciata dal vecchio Amministratore parrocchiale Don Adelmo e che il suo operato sia “dettato” dal suo cuore, dal suo essere sacerdote e uomo, e non da proclami dettati dall'alto.
Don Domenico perdonami per la virtuale paternale, ma te lo volevo dire dal vivo ed in presenza del Vescovo, cosa che non è stata possibile per motivi di organizzazione. Don Domenico, avremo modo di parlare tante volte, ma mi permetta in questa circostanza di dare una visione personale su quanto accade a Castronuovo da un punto di vista religioso.
Castronuovo di Sant'Andrea, che il Vescovo lo sappia, non merita certamente il trattamento ricevuto; è da cinque anni che la nostra comunità è stata retta non da un parroco, ma da una figura di rappresentanza legale, quale l'Amministratore parrocchiale: ad onor del vero Don Adelmo è stato un eccellente sacerdote, pur essendo Amministratore, ma occorre dire che la sua partenza per Maratea poteva essere trattata con più onestà e chiarezza da chi di dovere. L'assenza di vocazioni in una comunità non deve divenire, a parere del sottoscritto, motivo e forse pretesto per non avere una presenza stabile di sacerdote-parroco, dandole invece la figura di passaggio, quale quella di A. parrocchiale.
Don Domenico, non ce l'ho con la sua persona, ribadendo con forza che Lei non ha colpe per la Sua nomina ad A. parrocchiale, ma il bersaglio del mio messaggio rimane il Vescovo che non riesce a trovare un sacerdote-parroco per Castronuovo di Sant'Andrea e sottolineo Sant'Andrea perche piaccia o non piaccia il nostro Santo è e rimane di Castronuovo.
Castronuovo, che il Vescovo lo sappia, ha dato tantissimo alla Chiesa Cattolica che è presente nella figura del Vescovo nella Diocesi, quindi di conseguenza, per me, meriterebbe altro che non le dichiarazioni di rito, di circostanza, direi diplomatiche, che certamente non rendono onore alla figura di Cristo ed al suo insegnamento che certamente non mirava a compromessi “Non potete servire a Dio e mammona ” (Lc 16,13).
Per ora termino, conscio che l'argomento continuerà ad essere trattato poiché sarà ben accetto da chi non riesce a darsi una spiegazione razionale sul diverso trattamento da parte del Vescovo riservato al peso specifico di alcune parrocchie che ottengono un parroco, di altre invece che meritano un Amministratore parrocchiale.

MARIO DI SARIO