Continuano, nell'ambito dell'Anno Santo Avelliniano le attività dedicate a Sant'Andrea Avellino... sabato 8 Novembre 2008 ore 19,00 in San Paolo Maggiore a Napoli...

ANNO SANTO AVELLINIANO

Concerto per sant’Andrea Avellino

Nell’ambito delle ricerche e della raccolta di documentazione sulle opere scritte da sant’Andrea Avellino, sulle opere scritte per sant’Andrea Avellino e sull’iconografia del Santo teatino, ho trovato delle interessanti partiture di musiche dedicate al Santo, composte da musicisti del Settecento e dell’Ottocento. Sono tutte musiche inedite; alcune non si eseguono da oltre due secoli. Le musiche trovate sono, in modo particolare:

Inno Solenne per S. Andrea Avellino, composto nel 1772 da Carlo Lenzi (1735-1805) per quattro voci e orchestra (Allegro, Allegretto, Allegro, Larghetto, Allegro)(Biblioteca civica Angelo Mai (Fondo Mayr) - Bergamo). Carlo Lenzi nacque a Dezzo di Azzone, un paesino della bergamasca Val di Scalve, l’11 luglio 1735. Studiò prima a Bergamo e, poi, dal 1755 a Napoli, alla prestigiosa scuola di Nicola Sala, che era il massimo esponente della scuola napoletana,a sua volta allievo di Leonardo Leo e Nicola Fago. Rientrato a Bergamo cinque anni più tardi, nel 1760 fu nominato vice del maestro Ludovico Ferronati (allora maestro di cappella nella basilica di S. Maria Maggiore di Bergamo), con diritto di successione; aveva solo 25 anni. Alla morte di Ferronati, nel 1767, Lenzi divenne maestro di cappella titolare e ricoprì questa carica fino al 1802, quando chiese di essere esonerato dal servizio per raggiunti limiti di età e per problemi di salute riguardanti soprattutto la vista.
Nelle composizioni di Lenzi si osserva quanto restò legato agli insegnamenti ricevuti dalla scuola napoletana. Lenzi rimane un esempio per le composizioni di musica sacra. Egli usa l’orchestra di tipo napoletano: violino I-II; oboe I-II; corno I-II; e basso continuo costituito da organo, violoncello, e violone o contrabbasso. In particolari solennità usa trombe e fagotti per rendere sonorità più marcate.

Responsorio per S. Andrea Avellino composto nel 1835 da Filippo Grazioli (1774-1840) per quattro voci e Basso continuo (Biblioteca musicale governativa del Conservatorio di musica S. Cecilia – Roma).

Inno per S. Andrea Avellino, composto nel 1816 da Giuseppe Sigismondo (1739-1826): per due voci maschili e archi (Andantino, Larghetto, Andantino). (Biblioteca del Conservatorio di musica S. Pietro a Majella – Napoli). Giuseppe Sigismondo fu nominato dal letterato Saverio Mattei bibliotecario dell’Orfanotrofio della Pietà dei Turchini e contribuì molto alla costituzione della biblioteca del Conservatorio San Pietro a Maiella, che avvenne nel 1826.
La trascrizione e la revisione delle partiture sono state fatte dal maestro Giuseppe Carannante, di Bacoli, direttore dell’Orchestra da camera Symphonia Mundi. L’8 novembre, alle 19, nella Basilica napoletana di San Paolo Maggiore, dove si conservano le sacre spoglie del Santo, ci sarà il Concerto per sant’Andrea Avellino, durante il quale, oltre alle musiche citate, l’attore-musicista Robero Albin leggerà alcuni pensieri del Santo, la narrazione di uno dei tre miracoli approvati nel processo di canonizzazione (la resurrezione di un bambino castronovese di tre anni) e il racconto di quanto avvenne nella Basilica napoletana di San Paolo Maggiore subito dopo la morte. Alla fine verrà recitata una preghiera scritta da sant’Andrea Avellino (pubblicata nel quarto volume delle Opere), sulle note di Sogno, composta da Giuseppe Carannante. Gli artisti solisti del concerto sono: Roberta Andalò soprano, Davide Troia alto, Leopoldo Punziano tenore, Stefano Di Fraia baritono, Roberto Albin attore – musicista.

Nicola Arbia