ANDREA, GIOVANNI, ANTONIO, CHRISTIAN, MORGANA, PAOLO, MARTINA, ERIKA, ANTONY..... Tanti piccoli grandi Castronovesi che si sono battuti per i colori di Castronuovo... vincendo ovviamente...

Alcuni ragazzi, per certi versi, non finiscono mai di stupire: la conquista di un titolo italiano individuale di Dama Internazionale (a 100 caselle) pur se a solo 12 anni è davvero cosa grande, inenarrabile, difficile da spiegare specialmente ai non addetti ai lavori.
E’ pur vero che di titoli italiani individuali e a squadre (per il gioco della Dama Italiana) in quel di Castronuovo di Sant’Andrea se ne sono vinti a iosa tant’è che per alcuni che non vivono in toto la nostra realtà, che volano alto, anche questa nuova ciclopica impresa sportiva “non fa notizia” noi, Vivaddio, non ci annoveriamo in questa folta schiera di benpensanti e lacchè di vecchia memoria.
Per molti questa “impresa” del piccolo-Grande Re Christian Durante è cosa riduttiva, insignificante , è cosa non condivisibile perché in eterno stato di incosciente felicità di anoressici mentali, infatti,pensano che la conquista di un trofeo, la vincita di un torneo provinciale e\o regionale è cosa di routine e facile da raggiungere, stentano a capire che il gioco della Dama è uno sport complesso da qualsiasi angolazione lo si voglia guardare ed esaminare.
Sedere dietro una damiera implica e presuppone grande preparazione psicologica prima ancorchè tecnica e scientifica, il gioco della Dama è gioco che si può leggere, le partite possono essere trascritte e quindi riesaminate nel tempo, è un gioco che impegna la parte nobile di noialtri esseri umani, impegna la mente e la allena in estenuanti processi di micro e macro analisi, è un gioco che affina abilità mentali latenti , favorisce e accresce il rispetto di sé, dell’avversario, e potenzia enormemente il controllo dello stress nervoso e psicologico anche quando si è in esasperato agonismo sportivo. Non va sottovalutato, inoltre , il fatto che è uno sport praticato sempre all’insegna del fair play praticato prima durante e dopo ogni partita: all’inizio della partita ci si stringe la mano per augurare il buon gioco ed alla fine della partita l’avversario perdente stringe la mano al vincitore per accettazione della sconfitta e per porre termine “alla battaglia damistica” .
A Castronuovo ci siamo imbarcati in questa avventura damistica da circa un decennio sia a livello sociale che a livello scolastico e, il palmares raggiunto, le pagine esaltanti scritte a suon di eclatanti successi e vittorie portate a casa , sono davvero ingombranti ( non imbarazzanti nè mortificanti).
Le Nostre pagine scritte (non ce ne vogliano i personaggi o sedicenti tali da tutt’altri successi presi) sono in un libro aperto consultabile, verificabile. I Nostri avversari sportivi di tutta Italia hanno fatto propria la Nostra Storia damistica e in ogni occasione, ce ne danno contezza ed hanno di noi di Castronuovo e della Basilicata grande considerazione, grande rispetto e si, anche timore riverenziale. 
Oggi non posso non andare indietro con il cuore e con la mente al nostro recente passato damistico anche se solo succintamente: abbiamo iniziato la Nostra avventura damistica un giorno di novembre del 1999, una giornata caratterizzata da cielo plumbeo e che vedeva protagonista unico ed indiscusso il compianto zio Andrea Di Ciancia che aveva fatto della Dama e di Forza Italia la sua ragion d’essere e di vita…. ricordate? Si, io c’ero e con me una folta schiera di giovanissimi praticanti il gioco della Dama: fu l’inizio di una GRANDE AVVENTURA, e fu Progetto Dama a Scuola e fu..quel che è stato e quel che è ancora oggi.
Certo non abbiamo più a Castronuovo una folla oceanica al seguito, ci sono state forse incomprensioni, forse stanchezza, forse proibizioni….si, diciamo anche proibizioni e , ahimé!, stento a crederci…ci sono stati stravolgimenti politici e sociali, ci sono state proliferazioni di associazionismi in quel di Castronuovo, ci sono state défaillances dovute e conseguenti al ripetersi di risultati positivi…c’è stato quel che purtroppo e fortunatamente è sotto gli occhi di tutti.
Molti vecchi (si fa per dire) campioni di Dama ad oggi hanno gran difficoltà a sedere dietro una damiera sia essa dama italiana sia essa dama internazionale…noi li aspettiamo tutti perché abbiamo scienza che hanno ancora molto da dire , in più parti d’Italia mi chiedono il perché della loro assenza dall’agone sportivo….non so, francamente, quale buona ragione li tiene e li terrà lontani dal mondo in cui sono stati Veri e Grandi Protagonisti.
I ragazzi che si sono distinti in maniera più marcata sono stati i fratelli Appella (Andrea e Marilisa), i fratelli e i cugini Arleo ( Anna, Alberto, Morgana, Valentino e Vincenzo) Allegretti Giovanni, Graziano Antonio, Novelli Giuseppe, Di Sario Antonio, Durante Martina, Greco Antony,Ceneri Erika, Conte Paolo, Andrea Arbia e tantissimi altri che per ragioni di spazio non cito e che pure hanno avuto grande rilevanza per le affermazioni fino ad oggi raggiunte.
Cito i campioni Italiani a Squadra che hanno iscritto il loro nome nell’Albo d’Oro dei Giochi Sportivi Studenteschi di Dama ( Andrea Appella, Marilisa Appella,Anna Arleo, Vincenzo Arleo, Morgana Arleo, Fabio Di Sirio, Alberto Arleo, Valentino Arleo, Antonio Graziano, Giovanni Allegretti, Giuseppe Novelli).
Mi soffermo sul nominativo di Christian Durante che da un anno a questa parte risulta essere in gran forma ed è il damista da battere a livello nazionale sia per la dama italiana che per la dama internazionale.
Christian milita nella cat Regionale per la dama italiana e milita nella cat Nazionale nella Dama Internazionale ed è anche questa notizia di pochi giorni fa. Ne hanno già parlato i giornali, ne hanno già dato notizia le radio e le televisioni di Basilicata e del Lazio. Christian è il più giovane damista che abbia mai superato questo ambitissimo traguardo.
Brillantissima è stata l’affermazione ai recenti campionati italiani giunti alla 27 edizione disputatasi a Velletri (RM) dal giorno 8 al 10 aprile scorso .
Christian e la sorellina Martina (9 anni) rappresentavano e difendevano i colori della Basilicata e la loro partecipazione ha destato positiva impressione nei presenti che di turno in turno hanno assistito all’escalation al Primo Titolo Individuale Italiano per il Gioco della Dama Internazionale. Christian era ed è rimasto sereno come non mai: su di lui era stato fatto un bel lavoro e anche qui il lavoro di Andrea, papà di Christian, è stato encomiabile. Tante ore spese negli allenamenti, la partecipazione a molti tornei in più parti di Italia hanno fatto si che Christian si presentasse all’appuntamento di Velletri con le carte in regola ed è stato un successo contornato dalla presenza della famiglia al completo al seguito per dare a Christian e a Martina il supporto e l’affetto di cui davvero i giovani atleti necessitavano. C’ero anch’io…. ho visto un padre piangere di gioia, ho visto Martina gioire come non mai per i risultati del fratello e per la sua condotta di gara nelle 13 partite che l’hanno vista protagonista alla sua prima esperienza nazionale.Ho visto la sig.ra Silvana (mamma dei nostri protagonisti) soffrire e gioire in silenzio per non turbare la condotta di gara dei due figli.
Alla premiazione ed alla proclamazione di Christian a Campione Italiano di Dama Internazionale le note dell’Inno di Mameli hanno inondato di lacrime di gioia i visi di noialtri (dico di tutti gli astanti) quando Christian e gli altri due damisti sul podio hanno innalzato al cielo i loro trofei.

Travascio Vincenzo - Consigliere Nazionale Federazione Italiana Dama