Dalla Gazzetta del Mezzogiorno apprendiamo che stanno per arrivare i contributi regionali per gli sfortunati paesi non metanizzati... ma calcoli alla mano non basteranno per una canna di legna...

Caro, carissimo Presidente De Filippo, ma Lei sa quanto costa una “canna” di legna? È indubitabile che ci si riferisca ai circa 4-4,5 metri cubi di legna che i cittadini non aventi il metano, tanto agognato, sono costretti a comprare per il rigido inverno che incombe annualmente in Basilicata. 
Se mi permetto, Le faccio presente che il prezzo della legna, a Castronuovo, costa non meno di 200-220 euro a “canna” e, fatto non trascurabile, ogni famiglia ne consuma non meno di 3-4. Fatta questa debita premessa, mi preme dirLe che, come al solito, in Basilicata si vive di stenti e di miseria. Circa 4.500 famiglie lucane avranno il rimborso della mancata metanizzazione nei propri comuni e uno di questi, come certamente Lei saprà, è Castronuovo di Sant’Andrea. Chi Le scrive è a conoscenza che ogni famiglia non metanizzata percepirà un rimborso che va da un minimo di 70 ad un massimo di 180 euro per le famiglie meno agiate. Carissimo Presidente riesce a scorgere l’enorme e macroscopica differenza tra una “canna” di legna e la miseria elargita dalla regione Basilicata? 
Ritenendo che altre argomentazioni potrebbero risultare superflue, Le faccio presente soltanto che il popolo lucano, soprattutto quello più a sud del sud, pur vivendo di pane e di miseria, non merita certamente di essere colpito ulteriormente nella propria dignità.
Le faccio notare, infine, che tanto era meglio se non fosse stato stanziato alcun euro piuttosto che impolverare di spiccioli la gente che ancora crede nel proprio paese e lo ama a tal punto di decidere di progettarvi il proprio futuro, anche se il futuro rimane soltanto un elemento concettuale.

Mario Di Sario