Venerdì 2 aprile 2010, alle ore 18.30 e alle ore 23.00, nelle antiche strade di Castronuovo Sant’Andrea, per iniziativa della Pro Loco, si rinnova l’incontro arte-fede: un artista contemporaneo interpreta gli episodi della storia degli ultimi giorni di Gesù e scandisce con il suo lavoro la processione che da centinaia di anni attraversa il paese e ha il suo momento più emozionante nell’incontro del Figlio morto con la Madre rappresentato da due statue in cartapesta del XVIII-XIX secolo conservati nella Chiesa Madre. La processione notturna, invece, si caratterizza per il fatto di essere riservata solo agli uomini.

Castronuovo, entrata fin dal 1981 nel giro delle città che fissano l’appuntamento pasquale con l’arte attraverso una particolare Via Crucis, dimostra quanto sia importante confermare questa tradizione di una esperienza così esaltante come quella di porsi di fronte al mistero della Passione.
Dopo Fazzini, Strazza, Melotti, Dal Molin Ferenzona, Masi, Ricci, Lorenzetti, Cerone, Santoro, Janich, Pirozzi, Scorcelletti, Pulsoni, Masini e tanti altri, le quattordici stazioni della Passione, quest’anno, sono di un pittore e scultore pugliese: Pietro Guida, la cui ultima mostra antologica è quella di Lecce al Monastero degli Olivetani. La novità del 2010, tuttavia, è la grande Crocifissione in cemento, alta quasi due metri, che per la prima volta, dal 1979, anno in cui è stata realizzata, lascia lo studio dell’artista per aprire la processione e cadenzare le 14 stazioni in terracotta e i disegni che le commentano. 
Il primo rapporto di Guida con l’arte sacra risale al 1943 quando esegue il Crocifisso per il Convento dei Padri Passionisti. In seguito, nel 1958 realizza il S. Michele Arcangelo per i Padri Passionisti di Manduria, nel 1966 l’Apparizione della Madonna di Lourdes a Bernadette per la Chiesa di San Nicola di Cosenza, nel 1968 la grande parete absidale per la chiesa di san Francesco di Paola a la Santa Rita per Santa Croce di Bari, nel 1974 la Via Crucis per Santa Gemma di Lucca, nel 1976 il gruppo scultoreo di San Paolo della Croce per i Padri Passionisti di Monopoli. In ognuno di questi lavori la vocazione realista si unisce alla tensione espressionista, l’interesse per Marino Marini e Arturo Martini con gli sguardi rivolti a Picasso, sempre attento nell’uso delle materie che debbono concorrere nella definizione dei volumi e nell’esercizio sulla quotidianità, su ciò che l’uomo compie durante la sua vita.
Pietro Guida, primo di sei figli, nasce il 15 luglio 1921 a Santa Maria Capua Vetere. Dopo il Liceo Classico, nel 1939 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Finirà, per ragioni belliche, l’Accademia solo nel 1947. Intanto, nei diversi spostamenti del Battaglione Universitario, ha stretto amicizia con Michele Prisco, Gino Montesanto, Raffaele La Capria, Enrico Accatino, Gino Trento e, subito dopo, ha iniziato a partecipare alla vita artistica.
Del 1949 sono le prime collettive importanti (Milano, Reggio Emilia), del 1951 il suo trasferimento a Manduria dove continua la sua attività di insegnamento del disegno e la presenza alla Galleria del Naviglio di Milano (Premio Diomira), del 1955 la partecipazione al Concorso per il Monumento a Paisiello di Taranto e alla VII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma, del 1957 il Premio Carrara di Scultura e la VI Mostra del disegno di Reggio Emilia, del 1958 la mostra personale alla Galleria Selecta di Roma e la mostra-concorso per un’opera plastica ispirata allo sport (poi acquistata dal CONI) allestita in Palazzo Strozzi a Firenze, del 1959 l’VIII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma, del 1960 la cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Lecce, del 1961 la mostra con Carrino alla Taras di Taranto e alla Piccinni di Bari, del 1962 la personale alla Galleria Il Cavallino di Venezia, presentato da Oreste Ferrari, del 1963 il Premio Termoli, del 1964 la personale alla Metopa di Bari e la partecipazione al Maggio di Bari, del 1965 la personale a Il Sedile di Lecce, del 1966 il XVII Premio Fiorino di Firenze, del 1967 le personali nelle Gallerie Il Bilico e Ciak di Roma presentato da Nello Ponente, il Premio Massafra, la III Rassegna del Mezzogiorno a Napoli, del 1970 la sua nomina a direttore del Liceo Artistico Lisippo di Taranto, del 1971 la personale alla Ciak di Roma, del 1972 la grande scultura all’Italsider, del 1975 la Biennale di Gubbio, del 1993 la personale al Castello Carlo V di Lecce.
La Via Crucis e il grande Crocifisso, dopo la processione, rimarranno esposti, fino al 5 Aprile 2010, in S. Maria La Stella, con orario 17-20.
Si ricorda che una visita in paese, oltre alla casa natale di S. Andrea Avellino, del quale è stato celebrato da poco il quarto centenario della morte, rende possibile la conoscenza delle opere di artisti come Pietro Consagra, Mino Maccari e Guido Strazza realizzati nella piazza della Civiltà Contadina, e una sosta in Piazza Castello dove alcune targhe commemorative ricordano il passaggio di Leonardo Sinisgalli, Albino Pierro, Manlio Rossi-Doria, Dinu Adamesteanu, Rocco Mazzarone.

Romeo Graziano - Presidente della Proloco