E' di Castronuovo di Sant'Andrea uno degli scienziati classificati tra i primi dieci al mondo, il direttore della sezione immunologia all'Istituto per il Cancro a Bethesda...

Il giornale “La Stampa” del 30 agosto 2010 ha pubblicato una classifica, stilata dalla Via-Academy, un’associazione di accademici espatriati, dei 400 ricercatori italiani più apprezzati. I parametri utilizzati per stilare detta classifica fanno riferimento alle citazioni ed alle pubblicazioni calibrate con l’età. È con vero piacere e sincera emozione constatare che in questa classifica, tra i primi dieci italiani al mondo, vi sia il castronovese Professor Ettore Appella, Direttore della sezione di Immunologia all’Istituto per il cancro a Bethesda (Washington).
Ettore Appella, nato a Castronuovo di Sant’Andrea nel 1933, diplomato al Liceo Classico “Orazio Flacco” di Potenza, ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia all’Università “La Sapienza” di Roma. 
Dopo una breve esperienza da ricercatore all’Istituto del Cancro “Regina Elena” di Roma viene chiamato in America nel 1959 alla “Johns Hopkins University” di Baltimora e nel giro di pochi mesi all’Istituto Internazionale della Salute di Bethesda, il luogo dove l’America si prepara agli appuntamenti col futuro. Specializzato in Biologia Molecolare, è collaboratore a livello mondiale con tutti gli Istituti di Ricerca di Immunologia ed è autore di oltre 450 pubblicazioni. 
Uno dei primi a segnalare l’attività di Ettore Appella fu, nel lontano 1977, Mario Trufelli che, inviato di “Check-up”, si recò a Chevy Chease per intervistarlo. In quel momento, il ricercatore originario di Castronuovo, in un laboratorio accanto a quello del famoso virologo Gaytusek, premio Nobel per la ricerca scientifica nel ’76, analizzava da circa venti anni “sequenze di peptici o proteine ad una sensitività altissima”.
Trufelli, allora, gli fece una domanda: “A che punto siete per quanto riguarda gli studi su una malattia – i tumori – che non offre ancora nessun segno di speranza?”.
Il prof. Appella rispose: “Non è esatto. Per quanto riguarda questa malattia, quando questa si rivela, le conoscenze sono progredite, sia in campo chemioterapico sia in quello delle diagnosi. Molti tumori, per esempio quelli del sangue, la leucemia tanto per intenderci, non si potevano trattare fino a qualche tempo addietro, adesso consentono una sopravvivenza di molti anni rispetto a dieci anni fa. Questo vuol dire che qualche risultato, in una lotta che non ci dà tregua, è stato raggiunto. Altri tumori dove la diagnosi è fatta precocemente si curano in maniera definitiva e qui in America abbiamo esempi clamorosi. Quindi la malattia non deve assolutamente preoccupare né il clinico né il paziente. Il paziente si fa vittima quando si trascura, quando non si sottopone, come qui in America, a periodiche indagini”.

Grazie - Pro Loco di Castronuovo di Sant’Andrea.

PINO DI SARIO