La felice condizione dell’arte a Spoleto agli albori degli anni Cinquanta e dei decenni successivi rivivrà in un grande evento espositivo incentrato sulla mostra antologica di Giuseppe De Gregorio nell’anniversario dei primi cinque anni dalla sua scomparsa...

COMUNICATO STAMPA

Giuseppe De Gregorio opere 1935-2004
Il Gruppo di Spoleto. Ultimo naturalismo e informale al Premio Spoleto

15 dicembre 2012 - 27 gennaio 2013
Palazzo Collicola Arti Visive – Museo Carandente, Spoleto 

Inaugurazione
sabato 15 dicembre 2012, ore 16,30

Preview per la stampa a Palazzo Collicola
sabato 15 dicembre 2012, ore 12,00

La felice condizione dell’arte a Spoleto agli albori degli anni Cinquanta e dei decenni successivi rivivrà in un grande evento espositivo incentrato sulla mostra antologica di Giuseppe De Gregorio nell’anniversario dei primi cinque anni dalla sua scomparsa, preceduta da una selezione di opere storiche degli altri artisti del Gruppo di Spoleto e da una ampia sezione dedicata alle opere di linguaggio informale che vinsero premi in varie edizioni del Premio Spoleto (1953-1964).
Questa composita mostra: Giuseppe De Gregorio opere 1935-2004. Il Gruppo di Spoleto. Ultimo naturalismo e informale al Premio Spoleto, voluta dalla Fondazione CARISPO di Spoleto in collaborazione con il Comune di Spoleto e che si avvale del Patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, e dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, curata da Massimo Duranti, sarà allestita a Palazzo Collicola dal 15 dicembre 2012 al 27 gennaio 2013. 

A corredo sarà pubblicato un catalogo di Silvana Editoriale con prefazione di Enrico Crispolti, testi del curatore, di Gianluca Marziani, direttore di Palazzo Collicola, Andrea Baffoni, Antonella Pesola e testimonianze di Lamberto Gentili, Bruno Sargentini, Umberto Senin, Bruno Toscano, ampi ed inediti apparti biobibliografici tratti anche dall’archivio dell’artista notificato come di interesse storico dalla Soprintendenza archivista dell’Umbria, da poco riordinato. 

Saranno un centinaio le opere in mostra di De Gregorio datate fra il 1935 - quando era un adolescente che disegnava ritratti che datava con i numeri romani, quelli dell’era fascista - e il 2004, provenienti da musei e collezioni private di tutta Italia. La lunga ricerca condotta negli ultimi anni da Duranti e dalla sua equipe di giovani storici dell’arte e curatori (Andrea Baffoni, Giovanna Brenci, Francesca Duranti, Antonella Pesola e Samanta Retini), gli stessi che stanno curando il Catalogo generale dell’artista in uscita entro l’anno, ha messo in luce aspetti inediti dell’esperienza di De Gregorio, in particolare saranno numerose le opere inedite (poco meno della metà) sia della stagione pre-informale, sia delle successive, compresi i ritrovati, rarissimi dipinti esposti alla Biennale di Venezia e alle Quadriennali di Roma. 

Il taglio critico prevede un’ innovativa presentazione dell’artista spoletino. Superato il criterio cronologico fin qui adottato anche nelle monografie esistenti, la mostra verrà articolata in sezioni tematiche, declinazioni di poetica fra aspetti della natura, del sacro e del profano, più che di linguaggi, che spesso attraversano temporalmente la sua produzione.

Degli altri componenti del Gruppo di Spoleto (Filippo Marignoli, Giannetto Orsini, Ugo Rambaldi, Bruno Raspi, Bruno Toscano) saranno esposte due opere ciascuno eseguite nei primi anni di attività. La coeva esperienza informale in Italia è documentata in mostra da una ventina di opere della raccolta del Comune di Spoleto, firmate da significativi artisti come Bendini, Mandelli, Moreni, Morlotti, Pisani, Soffiantino, Vacchi e lo stesso Leoncillo che furono premiate nelle edizioni del Premio Spoleto dalla prima edizione del 1953 fino a quelle dei primi anni Sessanta, molte delle quali non sono state più esposte.

*****La mostra Giuseppe De Gregorio opere 1935-2004. Il Gruppo di Spoleto. Ultimo naturalismo e informale al Premio Spoleto è incentrata sull’artista spoletino inserito nel contesto storico-artistico del proprio tempo. La prima sezione è legata alla sua fase informale che dalle influenze romane passa a quelle influenze ultimo-naturalistiche legate alle teorie di Francesco Arcangeli.

*****Nodo cruciale della vicenda è il Premio Spoleto, evento nato per volontà degli stessi spoletini nel 1953, grazie al quale Arcangeli, già assistente di Longhi a Bologna, arriva in città come membro della giuria portando le sue teorie e certi esponenti di quella tendenza che stava teorizzando come Morlotti e Moreni. Tali influenze portarono De Gregorio a cambiare in parte il proprio orientamento, ma ciò non coinvolse solo lui poiché accanto aveva altri amici pittori con i quali aveva instaurato un sodalizio artistico: Filippo Marignoli, Bruno Toscano, Ugo Rambaldi, Piero Raspi, Giannetto Orsini. Proprio Arcangeli compatterà questi giovani formandone un vero e proprio gruppo artistico presentato per la prima volta nel 1954 a Roma: il "Gruppo di Spoleto".

*****La mostra quindi indaga non solo su De Gregorio, ma anche su tali esperienze dedicando ad esse due sezioni distinte: una legata al gruppo degli spoletini con due opere ciascuno; l’altra agli artisti che grazie ad Arcangeli presero parte al Premio Spoleto nell’arco di undici anni dal 1953 al 1963 e che vincendo dei premi sono rimasti nella collezione della Galleria Civica di Palazzo Collicola. Luogo che oggi, grazie a questa mostra, rivive tale fermento che portò Spoleto ad essere non più una semplice cittadina di provincia ma un vero e proprio luogo privilegiato per le arti visive contemporanee.

*****Dopo tale sezione storica, che culmina con le opere del 1964 di De Gregorio che parteciparono alla Biennale di Venezia, la mostra inizia un percorso suddiviso per tematiche poiché l’artista, per tutta la sua intensa attività, lavorò ad alcuni soggetti privilegiati: la natura, sia vegetale che animale, quindi alberi, foglie, colline e quant’altro; il mare e le sue creature, particolarmente affascinato da mondo dei fondali con i suoi crostacei, conchiglie e molluschi o del mondo dei pescatori, con le loro barche e reti da pesca, spesso tradotte nella condizione decadente del “rottame”. Poi altre suggestioni come quelle legate alla magia e alle credenze popolari: in mostra si trovano infatti opere ispirate al malocchio, alle fattucchiere e a tutto quel mondo nascosto che si cela nei riti e nel mito, richiamato quest’ultimo attraverso riferimenti al minotauro e ai tanti bucrani che nel tempo dipinse. La storia è un altro argomento privilegiato di De Gregorio, popolato di soldati e antichi duchi longobardi come Teodelapio o Faroaldo, entrambi legati alla storia di Spoleto. Chiude infine una sezione legata alle opere ispirate all’arte sacra. Un itinerario intenso che dopo aver collocato De Gregorio nel proprio contesto storico lo affronta in ogni minimo particolare evidenziandone suggestioni e fascino pittorico.

Palazzo Collicola Arti Visive – Museo Carandente (2° piano)
Orari 10.00/13.00 – 14.30/17.00 Chiuso il martedì, 25 dicembre, 1 e 14 gennaio 
dal 7 al 27 gennaio aperto dal giovedì alla domenica 

Conferenza stampa di presentazione venerdì 7 dicembre 2012, ore 11 
Salone d'onore, Palazzo Donini, Corso Vannucci, Perugia
(informazioni al 3339399810-3383862938)

Ufficio stampa:
De Luca Comunicazioni, Roma cell. 3338264292- e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio stampa Comune di Spoleto Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 043/218276

Segreteria organizzativa: 3383862938- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Fondazione CARISPO Tel. 0743216262; Palazzo Collicola 0743 464

MICHELE DE LUCA