Origini, Finalità ed Obiettivi Gioco della dama

Il gioco della dama è di facile , immediata accessibilità e praticabilità anche per il ridotto numero di elementi tecnici da memorizzare e che possono essere insegnati ed appresi: la semplicità delle regole fa si che si possa effettuare una partita di dama già al termine di una prima lezione teorica.

Va evidenziato , inoltre, la semplicità delle regole e delle attrezzature occorrenti per praticare il “gioco della dama” in ogni ambiente.

E’ un gioco propedeutico al raggiungimento di obiettivi didattici e formativi ; è un gioco che sviluppa riflessione, concentrazione, creatività, autocontrollo anche in stress agonistico, autocontrollo e rispetto delle regole , socializzazione e rispetto dell’avversario.

Trattandosi anche di un gioco di squadra, esalta l’altruismo e rispetto dei limiti sportivi anche dei compagni di squadra.

Per cronistoria va ricordato che le origini del gioco della dama sono frammentarie e rimangono oscuri il suo sviluppo e la sua diffusione.

Risultano scarsi i riferimenti culturali e gli accenni letterari fino al Seicento, epoca in cui il gioco subisce una notevole diffusione. A quella data è possibile riscontrare le regole del gioco moderno praticate ed applicate a vari livelli agonistici.

Si può ,senza tema di essere smentiti, affermare che il gioco della dama ha origini antichissime.

Il prof. Petrie, eminente egittologo, riferisce che negli scavi effettuati presso la località in cui sorgeva il tempio di SNEFRU, primo sovrano della IV dinastia (3776.), furono rinvenuti architetture, bronzi cesellati, lapidi e una Damiera. Anche nell’antica Grecia si ritrovano tracce di giochi precursori della Dama: la PETTIA e il PLINTION.

Sappiamo , inoltre, che nell’antica Roma era diffusissimo il LUDUS LATRUNCULORUM, considerato l’antenato del gioco moderno. Il gioco della Dama possiede tutte le caratteristiche di un gioco matematico talmente complicato che la mente umana non può vederne la soluzione: la quantità di combinazioni possibili può essere stimata nell’ordine di qualche miliardo di miliardi.

La dama, per la sua complessità , si presta ottimamente come terreno di scontro fra due “cervelli” ed una partita può intendersi come il risultato di un processo logico di analisi, elaborato da due menti contrapposte.