O "Munaciell"

Si tratterebbe di spiritelli burloni, giocherelloni…, ma vi assicuro non è così; se una forma di desiderio vi spinge a continuare a leggere, ma una paura inconscia vi trattiene dalla curiosità, il consiglio è di passare oltre.

Vi è mai capitato di non riuscire a spiegare alcuni fenomeni come oggetti che volano, quadri che si staccano dai muri, sibili che attraversano le pareti? Tutto questo in generale è classificato come fenomeni poltergeist; la relazione tra i munaciell e casi di poltergeist è data dalla stretta collaborazione e dalla vasta diffusione, nelle più svariate nazioni, di tali fenomeni.

Questi esseri, coperti da un mantello scuro, sono di una statura di circa 20-25 cm; hanno occhi color rosso acceso, penetranti, con forza di atterrire; viso rugoso; naso adunco;orecchie piccole ed appuntite; sorriso beffardo; pare, ma questa sì che è diceria popolare, che conosca e parli con facilità tantissime lingue; ha una capacità a mimetizzarsi con le varie lingue tale da essere considerato un camaleonte linguistico “vivente”.

Il suo habitat naturale è nell’accoglienza che una famiglia riesce a fornire: quanto più vi è una predisposizione familiare tanto più il munaciell vi si mette a suo agio. Ha una necessità, che va oltre al bisogno fisiologico, di nutrire il proprio corpo in continuazione, poiché il suo metabolismo è accelerato.

Testimoni oculari, e che testimoni, giurano di aver fornito e di continuare a fornire cibo costantemente per soddisfare il munaciell e per tenerselo “buono”. E’ da dire, ad onor del vero, che i testimoni sono restii a parlarne liberamente ed apertamente, in quanto vengono istruiti da questi “burloni” a non parlarne ad alcuno; chi scrive ha avuto una certa “esperienza” nel campo. Si entra così in un circolo vizioso, dove ci si conosce tra coloro che hanno avuto simili esperienze.Pongo a chi sta continuando a leggere delle riflessioni: se non avete visto mai una sedia sollevarsi da terra, avete almeno sentito rumori che provengono misteriosamente dal nulla? Se non avete mai una penna scrivere “da sola”, avete mai visto un orologio, tanto meglio se è un pendolo da muro, fermarsi e poi riprendere a camminare? Potrei andare avanti con i casi, ma fermatevi e chiedetevi se tutto questo è logico, naturale, possibile, o piuttosto irrazionale, nella misura in cui non se ne può e non se ne riesce a dare una spiegazione?

A tutto è possibile dare una spiegazione, senza preoccuparsi se sia la più logica, la più possibile, la più probabile o piuttosto quella, che gli scienziati detestano, ovvero quella irrazionale.

Nel linguaggio parapsicologico tutto quanto suddetto viene definito e catalogato come fenomeno caratterizzato da movimenti naturali e spontanei, ovvero appartenente alla psicocinetica. L’etimologia, di matrice greca, rimanda alla capacità della mente (psichè) di muovere oggetti (cinesi); l’errore di fondo del termine è nel pensare che sia la mente di qualcuno a far muovere gli oggetti, etc.; se tutto questo fosse vero i munaciell non avrebbero motivo di esistere: vi sottopongo allora, ed è necessario altrimenti il racconto non avrebbe il suo essere, una riflessione parafrasando Thomas Paine, scrittore e grande politico inglese del XVIII secolo: “è più probabile che la natura cambi corso o che la natura faccia scherzi?” Lettori, è ovvio che chi scrive propenda per la prima e cosi spera di voi!

….Si narra che non tanto tempo fa, siamo agli inizi del novecento, una famiglia di agiata condizione economica avesse come casa un’abitazione già “infestata” da entità; si dice che l’avesse ottenuta in seguito a scommesse, ma,secondo un’opinione personale e documentata, la verità è che il padre di famiglia fosse stato in preda a crisi economiche tale da indurlo a far patti col demonio!

La contropartita a questo patto era stata quella di dare ospitalità ad una creatura, dal dolce aspetto, dai modi gentili, alla quale però nessuno avrebbe potuto fare richieste di alcun genere né tantomeno aver modo di fissarla in faccia. E’ facile intuire come andarono i fatti; le leggende si ripetono, in ogni angolo del mondo, con le dovute e circostanziate diversità.

Infatti,dato che alla debolezza umana si  unisce il desiderio di andare oltre i limiti, di andare contro le imposizioni, il padre di questa famiglia non sapendo resistere alla tentazione cercò di scrutarla nel volto, ma il viso della creatura divenne all’istante terrificante, da far gelare il sangue.

La maledizione è diffusa, l’abitazione infestata.

La creatura scomparve, ma continuò (o meglio continua) a vivere nascondendosi nella casa: sotto il letto, nei solai, negli armadi, preferendo sempre luoghi oscuri; la predilezione per i luoghi bui, si dice, possa essere data dal fastidio che può arrecare la luce del sole, ma piuttosto per non farsi vedere più in faccia. Riguardo al numero o alla schiera di tali creature, il lettore avrà compreso che si parla dei munaciell, vi è una certa non uniformità di opinione. Qualcuno racconta di averne visti due e non più di due nello stesso tempo e nella stessa casa; altri dicono che sia solamente uno che si aggiri per le case. Da una ricerca documentata ed approfondita ho potuto constatare che la schiera, e parlo di schiera, è composta da 61 unità. Per chi ha dimestichezza con la numerologia appaiono evidenti il valore simbolico e le caratteristiche di questo numero. In breve il numero 61, nella classificazione accettata dai più, sta a significare la volontà di controllo.

Solo un caso, documentato da testimonianze, narra di due munaciell che abitassero la stessa casa. Il comportamento del munaciell è principalmente pacifico, nonostante ciò diviene aggressivo se non è assecondato; per esprimersi, pur avendo possibilità reali e dimestichezza a parlare fluentemente l’italiano, utilizza un linguaggio di gesti. Il motivo , secondo alcuni che descrivono il fenomeno, è da ricercare nel potere di immobilizzare tutti coloro che odono la voce del munaciell.

A coloro, e purtroppo sono in tanti, che credono solamente alla loro ragione tralasciando le sensazioni, che per Platone erano la prima tappa di avvicinamento alla conoscenza, si vuole ricordare che i munaciell esistono in relazione al grado di percezione che ne ha l’individuo; non si intende dire che esistano soltanto nell’immaginario collettivo, bensì nella consapevolezza che quanto più inspiegabile appaia un fenomeno tanto più è facilmente attribuibile al munaciell, sempre tenendo in considerazione l’ambito di competenza dello stesso.