L'ACD Castronuovo centra un traguardo storico con la promozione in Prima categoria nel momento in cui il calcio italiano ri-tocca il fondo (e purtroppo inzia a scavare...) nella finale - e nel prepartita fuori e dentro stadio (in mondovisione) - di Coppa Italia di Roma tra Fiorentina e Napoli... 

Dedicare un articolo all'ACD Castronuovo che ha meritatamente raggiunto uno storico traguardo calcistico senza riferimento a ciò che è successo allo Stadio Olimpico di Roma, in occasione della Coppa Italia, mi appare ostico; per questo, non mi esimerò dal trattarli entrambi con le dovute differenze e proporzioni.

Un sabato di festa per Castronuovo di Sant’Andrea, che ha realizzato la, inizialmente, insperata promozione in Prima Categoria; un traguardo che, nel corso dell’intero Campionato di Seconda, i nostri “eroi” hanno, con una consapevolezza sempre crescente, ottenuto sul campo.

Un sabato, per la città di Roma e per il mondo calcistico professionistico, di vergogna, di inciviltà, di dolore, di delusione e di rassegnazione alla violenza.

Un sabato, per Castronuovo, di gioia, di sano calcio e di passione.

Un sabato, per i 70.000 spettatori della finale di Coppa Italia, di fischi all’esecuzione dell’Inno nazionale; un sabato, per i non tanti spettatori della partita Castronuovo – Baragiano, di applausi verso i giocatori che con correttezza hanno onorato l’impegno calcistico.

Alle guerriglie urbane che sono sempre presenti nel mondo dorato del calcio professionistico, io preferisco la tranquillità della mia Castronuovo, piccola sì, ma dignitosa.

Voglio esprimere personalmente, credendo di farmi interprete anche dei tanti web-visitatori del nostro sito, un vivo ringraziamento all’intera organizzazione dell'ACD Castronuovo, dal Presidente Bulfaro al Direttore Generale Ciriliano Paolo al duo - allenatori Pesce-Micele, passando per lo staff  dei preparatori atletici per giungere all’intera squadra, per un sogno che si è materializzato attraverso i vostri progetti, ma soprattutto le vostre giocate.

Mario Di Sario