Una partita sofferta… 

Giocare in casa con un pubblico delle grandi occasioni, e soprattutto all’esordio casalingo nella Ia Categoria, deve aver bloccato emotivamente l’ACD Castronuovo. La partita spigolosa contro un Corleto Perticara, che era venuto in trasferta in cerca di un risultato positivo, è stata difficile da inquadrare per la prima mezz’ora di gioco, tempo dedicato, dalle due formazioni, a passaggi lunghi ed alla ricerca della fortuna.

Quando si è deciso di giocare con tranquillità, scioltezza e con passaggi corti e ragionati è arrivato il gol del giocatore, non me ne vogliano gli altri, più tecnicamente valido, il formidabile Piero Bruno. La cattiveria agonistica, purtroppo, ha avuto la peggio con la doppia espulsione di due giocatori, uno per parte. Peccato! In una partita semplice e giocata con lealtà una ciliegina sulla torta indigesta.

Vorrei, da semplice osservatore, permettermi dei consigli utili per la panchina: giocare con meno timore e frenesia, ma con più acutezza e razionalità; rendere calmi i giocatori, per evitare inutili espulsioni, ma principalmente per non farsi del male ed infine supportare con infinità di passaggi l’attacco perché con una “punta” così si può anche sognare.

Alla fine dell’incontro il Presidente Bulfaro e il Direttore Generale Cirigliano si sono complimentati con la squadra ed hanno ringraziato il caloroso pubblico castronovese e la sportività del pubblico avversario. Il risultato finale, che ha visto prevalere il Castronuovo 1-0, deve fare crescere la consapevolezza dei propri mezzi e la certezza che sia stata intrapresa la strada giusta. Il segreto per giocare bene ed ottenere anche buoni risultati consiste nel non dare agli avversari la sensazione di incertezza con quei tiri inutili da oratorio, definiti alla “viva il parroco”, che sanno di inconsapevole timore reverenziale verso gli avversari.

Io ci credo e così spero di voi, cari ed affezionati amanti del calcio.

Mario Di Sario