La partita col Castelluccio rischiava, a dieci minuti dalla fine, di essere un’occasione persa per l’ACD Castronuovo per ottenere tre punti che sembravano di essere alla nostra portata.

L’inizio dell’incontro è stato determinato da scontri a centrocampo, che impedivano giocate fluide da entrambe le formazioni, e da giocate personali

che non hanno impensierito i due portieri; c’è da evidenziare, per onore di verità, lo splendido stop-and-gol del numero 7 del Castelluccio che pareva, ma lo è, di un’altra categoria superiore. Con un primo tempo chiuso sul vantaggio dei padroni di casa e con diversi errori al centro del campo si va negli spogliatoi con la consapevolezza di aver sprecato un tempo e con l’amarezza del Direttore Generale Cirigliano che ai giocatori dice "se continuiamo così prenderemo altri tre gol e basta…" Parole che fanno rumore e che scuotono i nostri. Pochi, ma fondamentali, accorgimenti tattici da parte dei tecnici cambiano il volto della partita; Leonardo Tanese arretrato, l’uscita di un Marco Allegretti sottotono per uno scalpitante Umberto Micele e l’elezione a Ministro della difesa di Giovanni De Risi. Per il Castelluccio non vi è stato altro da fare che cercare con lanci lunghi le punte, senza ottenere l’esito desiderato. Il Castronuovo inizia a realizzare che la partita può essere vinta, basta che se ne presenti l’occasione; occasione servita. Una punizione dal limite di Piero Bruno, battuta con forza e con un’ininfluente deviazione della barriera, determina un pareggio meritato e consolida la convinzione della vittoria, che arriva nel primo dei tre minuti di recupero; invenzione con passaggio a smarcare di Piero Bruno per Rocco Ripoli, il quale dinanzi al portiere…

Risultato finale 1-2. Nient’altro da aggiungere se non fare i complimenti ad un collettivo fantastico se ognuno da il meglio di sé.

Mario Di Sario