Fino all’11 settembre nell’ambito di “Fotografia Europea”

Immagini d’autore in una mostra al MAST di Bologna

****“Ceramica, latte, macchine e logistica – Fotografie dell'Emilia-Romagna al lavoro”, curata da Urs Stahel, propone attraverso gli scatti di importanti fotografi una riflessione sullo sviluppo economico e paesaggistico che ha interessato l’Emilia-Romagna negli ultimi decenni. Avvalendosi delle immagini provenienti dall’archivio fotografico e multimediale della collezione MAST, della collaborazione di fotografi che hanno prestato le loro opere e del contributo di Linea di Confine, la mostra intende creare una trama narrativa organizzata per gruppi di fotografie contrapposte. 

“Immagini a cui è affidato il compito di raccontare – spiega Urs Stahel - come le vecchie industrie scompaiano, sostituite da nuovi impianti e sistemi produttivi ad altissimo contenuto tecnologico, come al paesaggio tradizionale e ad un territorio dal sapore antico si contrappongano le nuove aree del terziario avanzato, dei commerci, della tecnica, dell'accelerazione e come simili fenomeni siano riscontrabili, non solo nei settori dell'industria meccanica e della ceramica, ma anche in quelli della produzione alimentare e della piccola impresa.”

****Le opere dei fotografi insieme ad alcune immagini di scena tratte dal film “Il Deserto rosso” (1964) di Michelangelo Antonioni concorrono  a creare un racconto che rappresenta fedelmente l'evoluzione economica dell'Emilia- Romagna e la trasformazione in atto nel sistema produttivo. Si inizia con il classico ritratto di un operaio bolognese realizzato da Enrico Pasquali, seguito da immagini di dispositivi e attrezzi prodotti dalle Officine Minganti  intorno alla metà del XX secolo e da  macchine confezionatrici dismesse fotografate da Gabriele Basilico in uno stabilimento in fase di smantellamento e riconversione a  Bologna. William Guerrieri, nel progetto Diary, mostra ad esempio, la dismissione di un caseificio industriale a San Faustino, nei pressi di Rubiera, gli scatti di Paola De Pietri  rappresentano la lavorazione tradizionale delle ceramiche, mentre le immagini di grande formato di Carlo Valsecchi rivelano industrie ad altissimo contenuto tecnologico. Il cambiamento dato dall’accelerazione sulle strade e nelle nuove linee ferroviarie è visibile nelle fotografie sulla costruzione della TAV, la linea ferroviaria ad alta velocità che collega Torino a Napoli, di Tim Davis, John Gossage,  Walter Niedermayr e Bas Princen in contrasto con le immagini idilliache del Delta del Po realizzate da Marco Zanta. I paesaggi di Guido Guidi, piccole foto a colori, dense di significato disseminate lungo il percorso espositivo come un leitmotiv, raccontano i cambiamenti avvenuti nell'ambiente antropizzato dell'Emilia Romagna assieme alle fotografie che Olivo Barbieri ha dedicato a Cavriago e alle code davanti alle casse dei centri commerciali rappresentando visivamente la graduale metamorfosi subita dal paese. Il video La Via Emilia è un aeroporto di Franco Vaccari presenta l’arteria stradale che taglia la Regione sia come un’importante via di comunicazione sia come luogo di lavoro di prostitute. Lo sviluppo economico si accompagna al dibattito politico nell’opera di Lewis Baltz e nel reportage di Simone Donati che nel suo lavoro ha documentato i riti collettivi italiani. Fanno parte del percorso espositivo video di Lewis Baltz, Franco Vaccari, Tim Davis e William Guerrieri.

****Per l’occasione, in proiezione continua, viene presentato il documentario “Le radici dei sogni - L’Emilia-Romagna tra cinema e paesaggio”, girato nel 2015 da Francesca Zerbetto e Dario Zanasi. Inoltre una esposizione di 35 volumi su Ambienti, Contesti, Realtà, dell’Emilia-Romagna, messi a disposizione da Linea di Confine, completerà il percorso espositivo. La mostra “Ceramica, latte, macchine e logistica – Fotografie dell'Emilia-Romagna al lavoro” riprende  il tema  “La Via Emilia. Strade, viaggi, confini” che caratterizza la XI edizione di Fotografia Europea, di cui MAST è partner,  in programma a Reggio Emilia fino al 10 luglio.

MICHELE DE LUCA