Ieri, una novantina di castronovesi alle 11.30 sono giunti, con un pullman e con delle auto, a Napoli, nella Basilica di San Paolo Maggiore, per la traslazione delle spoglie di sant’Andrea Avellino.

Il gruppo era accompagnato da padre Luis Rodriquez Pascuas, parroco; da Gianni Lauria, vicesindaco; da Pierino Ruberto, presidente della Proloco; da alcuni consiglieri comunali e da diversi componenti della Congrega dedicata al Santo.

Le spoglie del Santo erano state sistemate davanti all’Altare Maggiore della Basilica.

Alle 12.30 è stata celebrata la Santa Messa da padre Luis, seguita dal saluto di padre Carmine Mazza, Preposito della Casa teatina di San Paolo Maggiore ai castronovesi.

Dopo una breve sosta, alle 15 c’è stata la cerimonia di consegna dell’urna, di un bastone e di un calice con la custodia appartenuti al Santo alla comunità lucana. È seguito l’incensamento dell’urna, da parte di padre Carmine Mazza, e, subito dopo, è stata portata in processione fuori della Basilica dove è stata riposta nell’apposita auto, adeguatamente preparata per il trasporto.

Alle 15.30 il corteo è partito alla volta del paese natale del Santo.

Alle 19.30 le spoglie sono giunte a San Brancato di Sant’Arcangelo accolte da padre Vincenzo Cosenza, Preposito per l’Italia dei Teatini, il quale è stato diversi anni nella Casa teatina di San Brancato. Alle 20 sono quindi giunte a Roccanova.

In entrambe le località i fedeli, commossi, hanno pregato il Santo.

Alle 20.30 l’urna è giunta alle Murgitelle, prima frazione di Castronuovo di Sant’Andrea, accolta dalla Banda e dai fedeli castronovesi.

In questa contrada, nel 2008, fu realizzato - su suolo donato alla Parrocchia da Vincenzo Fidente e Anna Caputo - il Giardino di sant’Andrea Avellino, conun monumento dedicato al Santo, ad opera dell’arch. Carmine Caputo di Roccanova, con la collaborazione dell’arch. Anita Ceneri

Alle 21, come programmato, le spoglie sono giunte alla località La Croce, nella parte alta del paese, da dove è partita una fiaccolata che ha accompagnato l’urna fino al Parco della Rimembranza dove è stata accolta con fuochi d’artificio.

La processione ha fatto tappa al centro del paese, nella piazza della Civiltà contadina, dove ci sono stati altri fuochi d’artificio e da dove si è potuta ammirare la suggestiva ed emozionante proiezione dell’immagine del busto seicentesco del Santo sulla grande parete della Tempa della Cerasia, che si trova di fronte alla piazza.

Qui Tonino Bulfaro, il sindaco, ha dato il bentornato a sant’Andrea Avellino, con questo breve e denso messaggio:
A nome della comunità di Castronuovo di Sant’Andrea dò il bentornato a sant’Andrea Avellino, figlio illustrissimo di questa terra che, quasi cinquecento anni fa, gli diede i natali.

Il paese si è preparato in modo festante per l’occasione, per tributargli il suo affetto e la sua devozione.

Nel 1863, per onorare il suo più grande figlio e legarlo indissolubilmente alla sua terra d’origine e alla sua gente, i castronovesi decisero di cambiare il nome Castronuovo in Castronuovo di Sant’Andrea.

Oggi, solennemente rinnoviamo quella volontà: vogliamo che Castronuovo sia sempre più di Sant’Andrea e che Sant’Andrea sia sempre più di Castronuovo.

Sant’Andrea Avellino è il nostro Patrono da quasi quattrocento anni. Lo invochiamo, con la nostra preghiera, di vegliare su questa comunità per farla crescere secondo gli insegnamenti che ha affermato e diffuso in tutto il mondo con l’autorevolezza e il carisma che umili e potenti gli hanno sempre riconosciuto.

In processione l’urna è stata portata nella Chiesa Madre del paese e collocata alla sinistra dell’altare Maggiore.

È seguita la celebrazione della Santa Messa presieduta da padre Vincenzo Cosenza.

Nicola Arbia, 11 agosto 2016