Una misteriosa malattia ha colpito numerosi pazienti di un nosocomio del sud Italia ed ha costretto i sanitari ad isolarlo in quarantena per circa due ore (probabilmente due ore e mezza); tutta la città si è fermata a vedere l’evolversi dell’evento in atto. Non vi sono state scene di panico nella popolazione, anzi vi era un clima eccitazione che ha sorpreso. Stabilita la causa di questa patologia inesplicabile, è stato prescritto ai pazienti un breve periodo di riposo lontano dal nosocomio.

I sintomi descritti e refertati sono stati i seguenti: febbre alta e asintomatica; impossibilità di stare a letto, dovuta a piaghe sottocutanee ed impossibili da notare ad occhio nudo; deambulazione frenetica in zone aperte, possibilmente vicino alle finestre; sensazione di alterazione del ritmo cardiaco; ciclico stato di euforia improvvisa.

Dati questi sintomi allarmanti della serie “Doctor House”, i sanitari, nell’incertezza e dopo avere avvisato le autorità competenti,  hanno temporeggiato gustandosi una tazza di thè caldo davanti alla televisione che casualmente proponeva una partita di calcio; un particolare questo soltanto in apparenza di poco conto. Infatti si è notato che la gravità dei sintomi era direttamente proporzionale all’evento televisivo. Dopo una serie di accertamenti frenetici e senza l’ausilio di strumentazioni il responsabile del reparto ha potuto stabilire la causa della malattia e del contagio avutosi: la sindrome bianconera. Questa è una patologia che colpisce numerosissimi individui senza arrecare danni strutturali e funzionali. L’origine è sconosciuta, ma la causa è evidente: Tifo Bianconero.

Le ragioni della privacy impongono di non fare nomi di persone o delle strutture sanitarie suddette, ma quanto narrato è vero e potrebbe capitare in qualsiasi altra città. Termino con un messaggio criptico: con rapidità o tensione organizzo nuovi eventi.  

Mario Di Sario