Consolidata da alcuni anni l'attività "giornalistica" dei ragazzi della scuola media concretizzata in nella pubblicazione del giornalino "Eccoci" dove spiccano le doti di "cronisti", di "ricercatori", di "critici" dei ragazzi della scuola castronovese. Nella sezione scuola del portale è possibile accedere ai numeri in archivio e scaricare la versione del giornalino in formato PDF. in questi giorni è uscito l'ultimo numero di cui riportiamo due estratti.

IO L’HO LETTO 

Durante le vacanze natalizie la professoressa di italiano ci ha dato da leggere un libro. Il libro che ho letto io è di Michel Lucet: “Spaccato in due”.

Michel Lucet è uno scrittore, poeta, cantautore e insegnante. Scrive con fantasia e ironia, ispirandosi ai suoi ricordi d’infanzia. Il libro è stato pubblicato nel 2003. È un libro molto coinvolgente che parla di un matrimonio che finisce con la separazione dei due coniugi. Nicole, la madre, scappa via di casa e lascia i due figli da soli con il padre. 

Il figlio più piccolo Christophe, di undici anni, e la figlia maggiore Corinne sono preoccupati e vanno alla ricerca della mamma; la trovano nella città di Chalonnes che lavora da un suo vecchio amico dentista. Un giorno la professoressa di Christophe invita lui e sua sorella a recarsi nel suo ufficio, dove si trova la signora Daliguat, un assistente sociale, che comunica ai due fratelli, che avrebbero incontrato David, un giudice per l’infanzia, che li avrebbe invitati a scegliere se andare a vivere con la madre o con il padre. Christophe vuole andare a vivere con la madre, mentre Corinne con il padre. Tuttavia il ragazzo non vuole separarsi dalla sorella, ma alla fine i due ragazzi vanno a vivere ognuno dal genitore scelto. Christophe, il protagonista principale, racconta vicende comiche e drammatiche in un diario, che è espressione della sua maturazione forzata, delle sue crisi ma anche della sua forza e capacità di affrontare le difficoltà. Un matrimonio che finisce, una storia come tante, un libro interessante reso appassionante dalle pagine di un diario da cui emergono stati d’animo e riflessioni di un ragazzo tormentato dalla difficile situazione familiare. Christophe è sveglio, coraggioso, con la battuta sempre pronta e una passione sfrenata per lo yogurt alla fragola; riesce a rendere persino divertente alcuni episodi che lo coinvolgono emotivamente. “Spaccato in due” è un libro piacevole e avvincente che consiglio di leggere perché affronta il divorzio dei propri genitori in modo non traumatico, ma a volte addirittura in maniera divertente. L’ autore analizza il problema del divorzio, fenomeno sociale che coinvolge molte famiglie nel mondo. Il tema, molto delicato e complesso, viene trattato con semplicità, attraverso i pensieri e le emozioni di un ragazzo contemporaneo nel quale ognuno di noi può rispecchiarsi. 

Maria Carmela Di Salvo Cl II 

IL BULLISMO 

Il bullismo è un comportamento aggressivo, che può assumere svariate forme, alcune evidenti ed esplicite, altre sottili e sfuggenti all’osservazione degli adulti. Il bullismo può essere fisico, verbale  e negli ultimi tempi, con il diffondersi delle comunicazioni in rete, i cosidetti “social”, si è andato diffondendo anche il cyberbullismo, termine che tradotto significa proprio: bullismo attraverso la rete. Il bullismo riguarda sia i maschi che le femmine è un fenomeno molto diffuso tra gli adolescenti e si diffonde sempre di più nelle scuole, luogo dove invece noi ragazzi dovremmo sentirci al sicuro. Il “bullo” è una persona che fa violenza o assume atteggiamenti aggressivi nei confronti di individui più deboli. In realtà se un ragazzo picchia o minaccia un altro individuo è per sentirsi forte o perché non riesce a esprimersi diversamente. Spesso il bullo si comporta così perché cerca di attirare l’attenzione, perché ha problemi in famiglia o subisce egli stesso violenza, e quindi nasconde la sua fragilità riversando la propria rabbia sugli altri.

Il bullo viene temuto dai suoi coetanei, che hanno paura o vergogna a raccontare le violenze subìte, ma questa mancata denuncia non fa altro che rendere più forte e spavaldo il bullo. Solitamente la vittima del bullismo soffre in silenzio, si isola, si colpevolizza e arriva anche ad abbandonare la scuola. È importante quindi che genitori e insegnanti comunichino tra loro, confrontandosi e cercando strategie condivise per porre fine alle provocazioni. Chi oggi è solo un bullo, domani potrà diventare un delinquente. 

Il bullo si comporta così perché spesso ha problemi con i genitori o con i coetanei, ma non tutti i bulli si comportano così per questo, ma solo per sentirsi al centro dell’attenzione.

Maria Carmela Di Salvo Cl II