Sembrerebbe il titolo di un libro, invece è la denuncia di una intera Comunità che non si rassegna alla decisione dell’Amministrazione Comunale di Castronuovo di Sant’Andrea di chiudere la principale strada di accesso all’abitato, a seguito di un modesto incendio.  

Tutto ha inizio il pomeriggio del 19/08/2018, quando per un incendio nei pressi del campo sportivo, sono caduti dei massi sulla SP 42 al Km.5,500 e di conseguenza è stata, con ordinanza sindacale, chiusa temporaneamente al transito veicolare  detta  strada, a tutela della pubblica e privata incolumità.

 

(Ordinanza  molto discutibile perché non supportata da alcun verbale di constatazione del pericolo da parte  dei soggetti intervenuti per prima sul posto, ed indicati sull’ordinanza stessa, né mai convalidata da una stima tecnica e/o  perizia del danno da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale).

La chiusura, quindi, di detto tratto di strada, doveva essere un fatto temporaneo, dato il modesto danno ed invece tende ad essere tutt’altro che temporaneo, atteso che a distanza di 27 giorni,  l’Amministrazione Comunale non ha ancora deciso cosa fare, visto che si è limitata a chiedere un sopralluogo agli Uffici Regionali della Protezione Civile e Difesa del Suolo per la messa in sicurezza della SP 42, nei pressi del campo sportivo, ad oggi senza alcun esito!

Si ribadisce che la sicurezza è un bene della vita insopprimibile e va sempre garantita e non può essere invocata, come nel caso di specie, solo per il transito veicolare e non anche per le persone!

La strada, infatti,  è stata chiusa, per eliminare  pericoli alla pubblica e privata incolumità, ma soltanto  al transito veicolare, non anche alle persone, alle bici, ai motocicli  che vi transitano regolarmente!

Allora ci viene da chiedere cos’è il pericolo per questa Amministrazione Comunale!

Sul tratto di strada in questione, durante le stagioni invernali, cadono spesso delle pietre ed altri detriti, mentre in questa occasione ne sono cadute alcune in più, per effetto dell’incendio, ma su tutta la viabilità provinciale e non del ns territorio, cadono pietre e detriti vari e non per questo, per ogni piccolo evento calamitoso si è intervenuto con decisioni drastiche da creare ben altri pericoli!

Appare opportuno  evidenziare che per arrivare alle strade alternative che vengono indicate sull’ordinanza (S.P. n.7 e S.P. n.15), bisogna necessariamente percorrere, dal centro abitato, un altro tratto della S.P.42 che, all’altezza del Cimitero Comunale, è più pericoloso deltratto chiuso all’altezza del camposportivo! Ed altri percorsi alternativi: Strada interpoderale Dietro le Croci e Strade interpoderali per Sella del Titolo e S. Maria, non sono meno pericolose di quella chiusa! Allora, perché l’Amministrazione Comunale non si è preoccupata anche di questi pericoli nell’indicare il percorso alternativo? 

A parere di chi scrive, l’Amministrazione Comunale è del tutto distante dai problemi reali della gente e non si rende conto dei gravi disagi che ha determinato, con questa sua decisione, all’intera Comunità, sebbene con la nota del 22/08/2018, diretta agli Uffici Regionali, al Prefetto ed al Comando Stazione Carabinieri, scrive:

-che è l’unica strada percorribile per raggiungere i paesi limitrofi e il vicino Ospedale di Chiaromonte;

-che  vi sono cittadini dializzati che giornalmente devono recarsi in Ospedale;

-che molti cittadini usufruiscono dei mezzi pubblici (SITA);

-che i cittadini delle c/de a valle del centro abitato sono impossibilitati a raggiungere il Centro abitato e non possono usufruire dell’assistenza medica e dei servizi essenziali;

Questi disagi, sicuramente, potevano essere evitati, bastava essere  più diligenti e responsabili  e mettere in campo quei provvedimenti e quelle procedure che le norme  ci indicano e facilmente applicabili  in situazioni di modeste calamità, quali sono appunto gli interventi di somma urgenza

Si conferma quanto già detto in un pubblico incontro sull’argomento, organizzato dal Sindaco  in data 07/09/2018, per informare la popolazione sugli sviluppi della chiusura della SP42, che la  soluzione più opportuna, per rendere percorribile almeno una corsia, in detto tratto di strada era ed è:

  • accertare e periziare con il proprio Ufficio Tecnico lo stato dei luoghi,  quantizzare i lavori necessari per rimuovere il pericolo e notificare agli uffici Regionali competenti, non aspettare il loro sopralluogo, la perizia degli interventi  per la messa in sicurezza della viabilità de quo;
  • contemporaneamente, l’Ufficio Tecnico Comunale, nei limiti strettamente necessari, onde evitare conseguenze pregiudizievoli, doveva e deve disporre per i lavori minimi ed essenziali, ai sensi dell’art. 163 del Codice degli appalti con le procedure previste dagli artt.191, comma 3, e 194 comma 1, lettera e) del D.Lgs. 267/2000 e successive modifiche e integrazioni. 

Non ci sono altre soluzioni, né si può e si deve ancora indugiare, sia per la modesta entità della spesa che gli interventi minimi essenziali  comportano, sia per porre fine ai tanti disagi della intera comunità castronovese e non solo, atteso che la chiusura della SP 42 è anche  grave difficoltà per i cittadini ed operatori economici dei paesi limitrofi.

Di tanto verrà informato anche S.E. il Prefetto di Potenza  al fine di porre in essere quanto nelle Sue competenze per una rapida  soluzione della questione rappresentata.

Castronuovo di Sant’Andrea, lì 16/09/2018.

IL CONSIGLIERE COMUNALE DI MINORANZA 

f.to Romeo Graziano