Una mostra personale alla Rocca Flea di Gualdo Tadino (Perugia)

****Anna Donati è un’artista che fonda la sua opera sull’essenza della forma e della luce. Attiva a Civitanova Marche la sua iconografia affonda le radici nell’esempio delle avanguardie storiche dal costruttivismo russo alle influenze di futurismo e astrattismo. Dal 14 dicembre 2019 al 26 gennaio 2020 le

opere di Anna Donati sono visibili nella grande mostra personale dal titolo “Le forme della luce” allestita nel prestigioso spazio della Rocca Flea a Gualdo Tadino, sotto l’attenta direzione di Catia Monacelli, che del polo museale è direttrice e per la curatela del critico d’arte Andrea Baffoni.

Presente con un testo anche il critico Daniele Taddei che di Anna Donati ha seguito numerose mostre e iniziative espositive.

****Significativa la mostra di Gualdo poiché unisce l’astrazione luminosa e geometrica di Donati con la tradizione dell’arte umbro-marchigiana. Non ci sono, tuttavia, solamente le opere legate al colore, ma, come sottolinea Baffoni – “anche i più recenti lavori con i tessuti dove l’artista esprime la necessità del passaggio dalla bidimensionalità alla tridimensionalità affrancandosi ad un processo mutativo che definisce una luminosità in cui non è tanto la materia ad avere la meglio, quanto l’energia interna alle masse”. Un fatto di eccezionale coerenza e capacità comunicativa che messa a confronto con la spiritualità emergente dalle antiche tavole esposte nel museo della Rocca Flea (anticamente nota come Arx Major Terre Gualdi, si erge nella parte alta di Gualdo Tadino, in Umbria e rappresenta uno degli esempi di architettura fortificata italiana del basso Medioevo) dimostrano una straordinaria continuità e svelano il segreto intimo dell’arte.

****Anna Donati, nata a Potenza Picena, vive e lavora a Civitanova Marche Si forma all’istituto d’Arte di Macerata, dove segue gli insegnamenti di Nino Ricci, Paolo Magri Tilli e dell’architetto Marone Marcelletti. Prosegue poi i suoi studi all’Accademia delle Belle Arti di Macerata avendo come guida Remo Brindisi.
Nel contempo si inserisce nel mondo del lavoro, operando nella moda per marchi prestigiosi come Emilia Contini pret a porter d’alta moda. E’ collaboratrice presso lo studio di architettura di Aldo Tomassini Barbarossa e coltiva la sua passione per la grafica pubblicitaria, lavorando presso lo studio Publidia.
****Agli inizi degli anni Novanta opera una scelta radicale, abbandonando il lavoro per dedicarsi completamente all’arte. La sua ricerca artistica la conduce all’astrattismo geometrico ed i suoi maestri di riferimento sono gli artisti del movimento futurista e i maestri storici antesignani di tale corrente, Klee e Kandinskij.


Assume il nome Iskra, che in lingua russa significa “Astro, scintilla”. Al suo attivo ha più di ottanta mostre personali e più di cento collettive, esponendo in Italia, Spagna, Germania, Stati Uniti e Montecarlo. Dal 2006 è membro attivo del Movimento Iperspazialista e dal 2013 ha aderito al Movimento Temporalista; è’ animatrice di iniziative artistiche nella sua regione. In varie edizioni è stato membro di giuria del Concorso “Biennale di Giovani Artisti” di Civitanova Marche e da da nove anni cura i “Martedì dell’Arte”, serie di conferenze sul tema delle arti. Nel 2013 fonda l’associazione culturale “Arte”, di cui attualmente è presidente.
****Nel 2004 il critico Giorgio Di Genova ha pubblicato per le edizioni Bora di Bologna un’ampia monografia sull’artista, di cui ha scritto: “La Donati, pur senza ricorrere alla geometria frattale, utilizza frammenti di effetti cromo-geometrici con cui crea trasparenti agglomerazioni apparentemente caotiche. In verità i suoi dipinti sono sempre studiatamente articolati nelle giustapposizioni del lacerati geometrici, giustapposizioni e/o aggregazioni che spesso fanno convivere morfemi euclidei con strappi antieuclidei in linea con la sua irrequieta ricerca di nuove soluzioni.
****Nel 2011 è stata pubblicata la sua V monografia firmata da Armando Ginesi, Marisa Vescovo, Luca Beatrice, Alvaro Valentini, Giorgio Di Genova, Stefano Papetti, Luigi Dania, Nino Ricci, Carlo Melloni, Leonardo Mancino, Leo Strozzieri e Lucio Del Gobbo. Nel cui testo critico si legge tra l’altro: “La bellezza, la grazia, l’eleganza della composizione costituiscono insieme la sola condizione di cui la Donati accetta di rinunciare alla propria libertà, la sola in cui la sua ribellione si acquieta, quella dove il suo spaziale trova, se non una stabile dimora, almeno una direzione e una speranza da inseguire”. 

Michele De Luca