Una grande iniziativa per far crescere
e divulgare la cultura fotografica

Archivi miniAnomalie/Trasformazioni. Narrazioni contemporanee e nuovi sguardi: è il titolo della VI edizione di ‘Archivi Aperti’ organizzata dall’Associazione Rete Fotografia (informazioni: www.retefotografia.it). Si tratta del sesto appuntamento di notevole importanza, per

diversità di approcci e testimonianze nell’ambito della cultura fotografica, tanto da porsi come uno spazio molto variegato e competente per una riflessione approfondita con grande valenza divulgativa attraverso, quest’anno, la partecipazione di ben 41 archivi e studi fotografici che ha proposto sia visite in sede con la presenza del pubblico, sia dirette online dagli archivi, dove è custodita la memoria fotografica del nostro paese e sono conservati i fondi più significativi per la ricostruzione storico-visiva dell’immagine dei luoghi, delle città, dei monumenti, del patrimonio artistico, del vivere quotidiano, del costume sociale, veri e propri scrigni (spesso poco o per niente conosciuti, se non dagli studiosi) che custodiscono la storia per immagini del nostro passato, non meno importante della storia narrata con le parole.
Fulcro dell’iniziativa rimane la città di Milano, con la ricchezza e la varietà dei suoi archivi, ma le trasformazioni in corso e la realizzazione di molti incontri online hanno consentito per la prima volta di raggiungere un pubblico amplissimo e non limitato al solo territorio milanese e lombardo. L’importanza e il valore degli archivi fotografici, il loro studio, l’attenzione a strategie per la conoscenza e la diffusione delle immagini che si inseriscono nei cambiamenti culturali in corso con atteggiamento critico e consapevole, sono quindi al centro delle riflessioni che proposte, attraverso un densissimo programma di interventi e approfondimenti culturali proposti da conservatori e curatori, ha permesso di conoscere e costruire gli strumenti per nuove e sempre più aperte strategie di valorizzazione dei patrimoni in ciascuno di essi conservati; oltre che di analizzare il rapporto della fotografia con la società, l’etica, il potere e le tecnologie si riflette, di studiare il senso stesso degli archivi oggi, di progettare li strumenti e le politiche culturali, anche per definire l’identità stessa delle future generazioni.
Il “messaggio” che resta da questa importante iniziativa è che i profondi mutamenti che hanno investito radicalmente il nostro modo di vivere a partire dall’inizio della pandemia hanno fortemente evidenziato “l’importanza di interrogarci sul rapporto dell’immagine e della fotografia con il mondo in cui viviamo specie in rapporto alla comunicazione e dell’informazione. In questo scenario, assume particolare rilievo l’attenzione al patrimonio culturale, e ai tanti giacimenti sommersi nel fondo di archivi pubblici e privati e alla loro valorizzazione come elemento cardine per arricchire nostra cultura intesa come capacità e riflessione critica.

Rete Fotografia” è nata nel 2011 a Milano su iniziativa di un gruppo di enti e istituzioni, attivi nel settore della fotografia, con la finalità di creare un sistema aperto di collegamenti e relazioni tra realtà pubbliche e private, di promuovere e valorizzare la fotografia attraverso una cultura critica sempre più ampia, aggiornata e qualificata.
L’Associazione ha organizzato e continua a promuovere e organizzare incontri, convegni, visite guidate al fine di offrire strumenti di conoscenza e aggiornamento a specialisti, operatori, studiosi e studenti che si occupano di fotografia.

Michele De Luca