Da "Il Quotidiano del 24 Luglio" il pezzo di Umberto Di Matteo sulle ultime vicende castronovesi legate a traffico, parcheggi, malumori e punti di vista sull'ordinanza del sindaco...

 

CASTRONUOVO – Da giorni in paese non si parla d’altro: il sindaco – con un’ordinanza di qualche giorno fa – ha modificato la segnaletica stradale castronovese, decidendo di usare il pugno di ferro contro il “parcheggio selvaggio”. Nelle centralissime Via Parco, via Roma, Viale della libertà e via Giardino non si potrà più sostare né parcheggiare fuori dagli spazi adibiti a parcheggio, pena la rimozione dell’autoveicolo grazie a una convenzione per l’utilizzo di un carro attrezzi. La decisione è stata preceduta da un incontro del sindaco Antonio Bulfaro con i cittadini, in cui il primo cittadino ha parlato di “rispetto delle regole” e di “mezzi che nel centro abitato costituiscono intralcio alla circolazione sia di autoveicoli che di pedoni”. In effetti, via Roma, la strada principale dove si trovano la maggior parte delle attività commerciali, è stata sempre luogo di ingorghi al limite della commedia per un comune di 1400 anime.
Ma il divieto esteso praticamente a tutto le strade più battute di Castronuovo, considerando anche il numero esiguo di parcheggi a disposizione, l’aggravante del carro attrezzi e la presenza sul territorio già di due vigili e dei Carabinieri, ha suscitato umori contrastanti nella comunità, che (come al solito) non ci ha messo molto ad andare in fibrillazione.
A sentire le opinioni in piazza, se un cittadino sostiene l’azione amministrativa perché “la situazione in centro era insostenibile ed è un dovere civico rispettare il Codice stradale”, un altro parla di “danno alle attività commerciali e agli abitanti delle frazioni, che – per evitare multe – andranno a sbrigare le loro faccende nei paesi vicini. I Consiglieri di minoranza dove sono?”.
Dalla “querelle” non è rimasto fuori il sito www.castronuovosantandrea.it, nel cui Libro dei visitatori si legge: “pensavamo che i veri problemi fossero lo spopolamento, la scuola, case popolari vuote da anni, disoccupazione, strutture e impianti sportivi fatiscenti. Ora invece scopriamo che il problema di Castronuovo è il traffico!” Molti emigrati, invece, sostengono che “far rispettare la segnaletica significa fare il proprio lavoro, soprattutto quando molti signori si appropriano di parcheggi pubblici e di spazi per lo scarico merci”.

UMBERTO DI MATTEO