Arriva al secondo posto Enzo Appella nel concorso letterario, sezione poesia, intercomunale dedicato a Tito Robertella tenutosi nel mese di agosto a Gallicchio...

 

Nell’agosto scorso si è tenuto a Gallicchio il 3° concorso letterario intercomunale ”Tito Robertella”. Per la sezione poesia in lingua italiana hanno partecipato circa 50 concorrenti provenienti dai paesi della valle dell’Agri, dal vallo di Diano e dal Cilento. Al concorso ha partecipato ,con tre poesie, anche il nostro collaboratore Enzo Appella, ottenendo uno strepitoso risultato in quanto si è classificato al secondo posto. Le poesie presentate da Enzo sono state tre, in lingua italiana, così come prevedeva il concorso e sono: il Paese dell’Infanzia, Il Prezzo del futuro, Carta e penna. Enzo Appella è autore di diverse poesie, anche in lingua “Madre” ovvero in dialetto castronovese. Nella sezione “Angolo della poesia” del Portale è possibile leggerle tutte.
Intervistato sull’argomento Enzo ci ha detto che comunque non si considera un poeta ed in genere non partecipa ai concorsi, infatti è la prima volta. “Cerco di fermare sulla carta, per me stesso, alcune sensazioni, emozioni o riflessioni che attraversano la mente e che in certi attimi riesco a catturare. Se poi ci sono complimenti e riconoscimenti, non possono che gratificarmi e soprattutto invogliarmi a continuare, perché vuol dire che quello che scrivo viene sicuramente compreso, condiviso ed apprezzato”.

Di seguito riportiamo

Il Paese dell’Infanzia

Il paese è il tuo albero, i rami, le radici
qui hai riso e pianto tra parenti e amici.

Il paese è la tua croce ed il tuo regno
ti ha forgiato ed ha lasciato il segno.
Il paese è il buco dove ti sei nascosto.
È la cantina dove ancora senti il mosto.

E’ la tasca gonfia di bottoni e figurine
e nell’altra, la fionda e due susine.
È un pezzo di legno alla cintura
per sentirti sceriffo all’avventura.

E’ lo spiazzo di lucciole e palloni.
È il gradino dove hai rotto i pantaloni.
E’Il luogo di cicale e primi amori
delle scarpe rotte e dei rancori.

E anche se parti e non ci pensi spesso
nel bene e nel male te lo porti addosso
poi lo scegli come ultima dimora
perché il paese è tutto questo e… altro ancora.

PINO DI SARIO