Lettera aperta del corpo docente di Castronuovo di Sant'Andrea al Sindaco e all'Amministrazione Comunale sul problema della scuola castronovese e sul suo destino…

I docenti della Scuola Primaria e Secondaria di I grado di Castronuovo di Sant’Andrea portano a conoscenza dell’amministrazione comunale quanto segue:

Il Consiglio Regionale con delibera n° 519 del 3 marzo 2009 ha approvato il piano di dimensionamento scolastico 2009-20010 dalla quale si evince quanto segue:

La Scuola Primaria di Castronuovo è stata posta sotto la dirigenza della Scuola Secondaria di I grado “Nicola Sole” di Senise, e la Scuola Secondaria di I grado sotto la dirigenza del Circolo Didattico di Senise, contravvenendo cosi al punto 3 dei “Contenuti del piano di dimensionamento” che dice:
Ad estendere ulteriormente la creazione di istituti comprensivi, i quali, raggruppando sotto la stessa direzione la scuola dell’infanzia, la scuola elementare e la scuola media, garantiscono una continuità educativa e di rapporto tra le famiglie e la scuola, e consentono soprattutto ad alcuni piccoli comuni di mantenere sul proprio territorio un presidio scolastico. Noi chiediamo che avvenga una verticalizzazione reale dei due ordini scolastici: SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO INSIEME, da porre sotto la dirigenza della Scuola Secondari di I grado “Nicola Sole” di Senise, affinchè si realizzino i presupposti citati al punto tre dei “Contenuti del piano di dimensionamento scolastico” onde evitare la soppressione del presidio scolastico.
Ci teniamo a ribadire che il nostro è un paese di MONTAGNA, alcuni alunni abitano in località poste anche a 900 metri di altezza. Ci sono contrade, da cui provengono i ragazzi, che distano dal paese oltre 10 Km. Certo sulla carta sono pochi, ma se teniamo conto del territorio impervio, del cattivo tempo durante i mesi invernali e del fatto che bisogna fare il giro delle varie contrade per prendere i ragazzi, la cosa diventa davvero gravosa per loro.
Per l’anno scolastico 2009-2010 si prevede una popolazione scolastica di 71 ragazzi: 44 nella primaria, 27 nella secondaria. (esclusa la scuola dell’infanzia perché gestita dal comune).
Pur avendo, nel complesso, un numero adeguato, per il prossimo anno si prospettano situazioni a dir poco assurde, infatti per la scuola primaria ci saranno due pluriclassi messe insieme senza tener conto dell’età, degli obiettivi e dei programmi ministeriali: in prima ci saranno 11 alunni, in seconda 11 alunni, in terza 7, la quarta 8, la quinta 5. Va bene una pluriclasse, (quarta e quinta) ma non si capisce la pluriclasse tra seconda e terza, che si potrebbe evitare poiché gli alunni in seconda sono 11, anche alla luce di quanto si evince nella circolare ministeriale n° 38 del 2 aprile 2009: Si evidenzia che le pluriclassi devono essere attivate solo in caso di assoluta necessità.
La proposta per la scuola secondaria di I grado è ancora più assurda!!! Il ministero, nella stessa circolare dice che: 1. Le classi terze a tempo prolungato funzionanti nell’anno scolastico 2009/2010 manterranno il quadro orario previsto dal D.M. 22 luglio 1983. Nella composizione delle cattedre si terrà conto di detta circostanza. Perché si vuole formare una pluriclasse mettendo insieme la classe terza con la prima con alunni di età ed esigenze diverse? E’ pur vero che gli alunni sono pochi, ma come si fa nell’organizzazione didattica, visto che la prima dovrebbe andare a tempo normale e la terza a tempo prolungato? Che succederà? La prima esce alle 13,30 e la terza farà il prolungato? Senza parlare degli obiettivi didattici, ma tanto questo poco importa!!!!!Già sono stati privati del “TEMPO PROLUNGATO”, che dava loro la possibilità di poter stare con i compagni per più tempo e poter accedere ad attività di approfondimento. Sono stati privati di un sacrosanto diritto solo perché POCHI anche se i genitori ne hanno fatto esplicita richiesta. Non solo, ma per anni ha funzionato egregiamente e in locali e strutture idonee. Nessuno ha voluto prendere in considerazione che vivono isolati in campagne sperdute, che limita il loro mondo e i loro rapporti sociali. La scuola è l’unica loro possibilità per uscire dall’ isolamento a cui sono costretti a causa del territorio impervio, ma la logica del TAGLIO e del RISPARMIO non tiene conto di questa realtà , che purtroppo esiste ancora ai nostri giorni e che si cerca di non VEDERE.

I Docenti di Castronuovo di Sant'Andrea