Aleggia lo spirito leopardiano su un importante evento espositivo appena inaugurato a Civitanova Marche Alta, patria di Annibal Caro, famoso traduttore dell’Eneide, uno degli angoli più incantevoli della regione...

 

Aleggia lo spirito leopardiano su un importante evento espositivo appena inaugurato a Civitanova Marche Alta, patria di Annibal Caro, famoso traduttore dell’Eneide, uno degli angoli più incantevoli della regione. Richiama infatti il mondo poetico del grande recanatese il suggestivo titolo della mostra, “Risorgente luna”, organizzata dalla Pinacoteca Comunale Marco Moretti ed allestita nello Spazio Multimediale San Francesco, uno degli immobili storici opportunamente “recuperati” per ospitare grandi mostre. Si tratta di una mostra che fa dialogare tra loro arte e poesia, germinata dall’iniziativa ed attività dell’Associazione Culturale La Luna, nata nel 1997 dalla volontà di un gruppo di amici, artisti e letterati marchigiani, il cui scopo è quello di valorizzare il magico connubio tra espressione poetica e arte dell’incisione in tutte le sue diverse tecniche. Patrocinata dal Comune e dall’Azienda Teatri di Civitanova, l’esposizione consente di ammirare opere originali, edizioni d’arte, rare e preziose monografie, tirature limitate, prove di artisti prestigiosi che dal ’97 ad oggi hanno lavorato in grande sintonia, sposando la parola con il segno, la parola poetica con la poetica dell’opera grafica; così, come ci dice la direttrice della Pinacoteca civitanovese Enrica Bruni, “poesia e linea si congiungono, fanno corpo, raggiungendo valori assoluti”, lottando, come diceva Paolo Volponi, “contro il nero con il filo sottile di un bianco sottile.
Gli otto artisti marchigiani – Alfredo Bartolomeoli, Antonio Battistini, Pietro Capozucca, Rossano Guerra, Sandro Pazzi, Riccardo Piccardoni, Atos Sanchini, Sandro Trotti – che si erano riconosciuti da tempo nel comune desiderio di ridare forza e valore alla calcografia e xilografia, uniti da reciproca stima, riconoscendo nella poesia, grazie all’amico poeta Eugenio De Signoribus, affinità di scambio, di osmosi, fondarono l’Associazione non per fare “tendenza” né per “farsi scuola” ma per fare conoscere ed apprezzare l’arte incisoria e la poesia. Lontane nel tempo le origini dell’arte di incidere, con la quale l’uomo aveva riprodotto sulle pareti delle grotte o sui sassi la natura, i suoi gesti le sue paure, fino a che, trovato il modo di incidere su una matrice di legno o di metallo con tecniche via via sempre più diversificate, è riuscito ad ottenere sulla carta più copie della stessa immagine, assicurandone la diffusione nello spazio e la resistenza nel tempo, rincorrendo come sempre l’illusione dell’eternità. 
Sentimento, dunque, e tecnica insieme così nell’incisione come nella poesia, ora accumunate anche dal segno sulla carta: segni incisi che riescono a parlare al cuore, parole poetiche che si fanno immagini. Sono nate da questa rispondenza le tante pubblicazioni realizzate dall’Associazione, per la cura artistica di Sandro Pazzi, che ne è anche il presidente, e la cura letteraria di Eugenio De Signoribus, tutte stampate presso la Tipografia Grafiche Fioroni di Casette d’Ete: i quaranta numeri, più tre supplementi, dei “Quaderni Trimestrali”, le preziose cartelle e i libri d’arte, pregevoli anche per l’accurata veste tipografica e le tante altre edizioni, contenenti tutte uno o più testi poetici inediti ed incisioni ideate ed eseguite per l’occasione. Grandi i poeti pubblicati nel corso di dieci anni: Giudici, Luzi, Parronchi, Zanzotto, l’americano Charles Wright, l’inglese Charles Tomlinson, il francese Yves Bonnefoy, ma anche tanti giovani poeti meno noti. E così per gli artisti incisori: accanto a Bruscaglia, Ciarrocchi, Franci, Manfredi, allo spagnolo Pascual Blanco anche tanti giovani di talento. Nel 2006, con il Quaderno n.40 con un testo poetico di Andrea Zanzotto, incisioni di Bartolomeoli, Sanchini, Pazzi, e con la cartella d’arte Alla Prima Luna. Versi dedicati agli amici di Eugenio De Signoribus e le incisioni dei sette artisti de La Luna, si è chiuso un decennio di lavoro intenso e molto gratificante, che ha visto l’Associazione con i suoi straordinari disinteressati collaboratori organizzare molte importanti mostre – Goya, Piranesi – ed eventi culturali di grande rilevanza in Italia, Germania e Spagna.
L’occasione per presentare al pubblico di appassionati e sostenitori le pubblicazioni del 2008 e del 2009 viene ora offerta dalla mostra di Civitanova, che ha voluto così anche sostenere il progetto de “La Luna” di proseguire nel cammino fin qui meritoriamente intrapreso nella valorizzazione del binomio incisione-poesia, riconosciuti come valori insostituibili di crescita culturale. In un mondo dove tutto viene consumato velocemente e tutto velocemente prodotto, la poesia vive ancora – sembra suggerire la mostra - della “lentezza”, della tenace solitaria ricerca della parola evocativa, così come l’arte incisoria ricerca e pazientemente sperimenta, per rendere prima la matrice e poi il foglio-inciso sempre più espressivi. Contro il timore che la poesia e l’arte incisoria possano essere sempre più relegate nella loro “nicchia”, con questo importante momento di autoriflessione sul proprio percorso, l’iniziativa dell’Associazione La Luna ricomincia il suo cammino e con rinnovata consapevolezza e la passione di sempre.

PINO DI SARIO