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L'edizione del 2011 de “Le Grandi Mostre nei Sassi”, organizzate dal Circolo La Scaletta e dal Comune di Matera, è dedicata aFrancesco Somaini ed è curata da Giuseppe Appella e Luisa Somaini...

LE GRANDI MOSTRE NEI SASSI 2011 ANTOLOGICA DI FRANCESCO SOMAINI

La mostra verrà inaugurata il 18 giugno e chiuderà il 9 ottobre. Comprenderà 135 opere (75 sculture, 40 disegni e una ventina di medaglie, piccole impronte e piccole tracce), datate tra il 1943 e il 2005, provenienti dall’Archivio Somaini, da importanti musei, come la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e la Raccolta d'Arte Religiosa Moderna dei Musei Vaticani, e da prestigiose collezioni private, come quella della Cariparma-Crédit Agricole.
Il percorso espositivo sarà suddiviso tra le Chiese Rupestri Madonna della Virtù - S. Nicola dei Greci (grandi sculture) e il Museo della Scultura Contemporanea, MUSMA, che ospiterà le piccole sculture, i disegni, le medaglie, le piccole impronte e le piccole tracce. Sempre al Musma, nella Biblioteca Scheiwiller, sarà allestita la mostra bio-bibliografica di immagini, documenti e video che permetterà di rileggere alcuni dei momenti salienti della vita dello scultore comasco.
A sancire la collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, una grande scultura verrà ospitata a Palazzo Lanfranchi, sede del Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata. 
La retrospettiva materana presenta per la prima volta opere figurative del periodo della formazione, a cominciare da Pietre sul fondo del 1943, la prima scultura di un certo impegno, e ripropone dopo diversi decenni, lavori come Bagnante del 1948-49, gesso esposto alla Biennale del 1950, Combaciare (Leda), del 1954, conglomerato ferrico, presentato al Parc de St. Cloud di Parigi nel 1955, e il grande Omaggio al mare del 1958, presentato alla Biennale dello stesso anno.
Nel ripercorrere tutta l'evoluzione creativa dell'artista, attraverso una serie di opere cardine (Orizzontale IV, 1959, della GNAM, Grande Trono, 1968, Carnificazione di un'architettura: In Vinculis, 1975, Traccia positiva e negativa e matrice, 1980-81, bronzo, Fortunia I, 1975-88), la mostra focalizza la sua attenzione su alcuni punti forti del lavoro di Somaini, come la serie dei Martiri.
Altro punto di approfondimento è il tema del paesaggio, non banale nella scultura, e del rapporto tra scultura-architettura-città, pensato sullo skyline di New York, ma qui delineato anche attraverso una serie di opere degli anni '70-'90, come Grottanima, Paesaggio Urbano, Quasi una Città: situazione di comunicabilità sotterranea e la serie delle Colonne Paesaggio, che stabiliscono un emblematico colloquio con i luoghi della mostra, i sassi di Matera. Il percorso espositivo tiene conto anche del periodo relativo alle opere generate dallo scorrimento di una matrice, le tracce, segnato dal recupero dell'anamorfosi, come tramite culturale tra linguaggio astratto e figurazione.
Francesco Somaini nasce a Lomazzo (Como) nel 1926. Comincia a prendere lezioni di scultura a undici anni. In seguito frequenta all’Accademia di Belle Arti di Brera le lezioni di Manzù e nello stesso tempo l’Università di Pavia, dove consegue la laurea in giurisprudenza. Nel 1944 inizia una serie di viaggi all’estero che lo mettono a contatto con l’ambiente artistico internazionale.
Esordisce nel 1948 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma con la Rassegna di Arti Figurative promossa dalla Quadriennale. Si volge all’astrattismo nel 1948 e raggiunge autonomia di linguaggio verso la metà degli anni Cinquanta, al tempo della sua adesione al Gruppo MAC Espace, con opere realizzate in conglomerato ferrico e in metalli diversi. Si impone all’attenzione della critica nel 1956 con la partecipazione alla XXVIII Biennale di Venezia. Nel 1959 alla V Biennale di San Paolo del Brasile riceve il premio per il miglior scultore straniero. Nel 1960 tiene la prima personale a New York, presentato da Giulio Carlo Argan, e nello stesso anno espone con una sala personale alla XXX Biennale di Venezia. Seguono varie personali importanti, allestite alla Galleria Notizie di Torino, alla Galleria Blu di Milano, alla galleria Odyssia di Roma e New York, e nelle grandi mostre internazionali di scultura. Nel 1961 è invitato alla II Biennale de Paris dove riceve il primo premio della critica d’arte francese. Nel 1962 partecipa alla mostra “Sculture nella Città” di Spoleto.