Giovedì 22 settembre dalle ore 18 alle ore 20, nello Studio di Arte Contemporanea C2, si inaugura Italia metafisica di George Tatge e curata da Silvia Cangioli...

C2
Contemporanea2
di Antonio Lo Pinto

George Tatge
Italia Metafisica
a cura di Silvia Cangioli

Inaugurazione giovedì 22 settembre 2011 alle ore 18

Giovedì 22 settembre dalle ore 18 alle ore 20, nello Studio di Arte Contemporanea C2, si inaugura Italia metafisica di George Tatge e curata da Silvia Cangioli, la prima di una serie di mostre che l’artista Antonio Lo Pinto ha in programma di ospitare nel suo spazio luminoso e pieno di fascino, che un tempo accoglieva antichi lavatoi e che oggi è al centro di un contesto che ospita laboratori, studi di architetti, argentieri, una scuola di danza... un angolo un po' speciale di Firenze dove si respira un' aria newyorkese più che fiorentina. Articolata in tre sezioni, la mostra ha come fil rouge il rapporto tra passato e presente. Nella prima parte i monumenti antichi, ricordo della classicità, campeggiano maestosi ma sempre dialogando con il mondo di oggi; nella seconda è la geometria delle architetture contemporanee che si confronta talora con l’antico, talora con la sua stessa possibilità di sopravvivenza; nella terza, infine, prendono il sopravvento costruzioni che declinano una forte precarietà, tema molto caro al fotografo.
----E’ un genere di fotografia che richiede tempi lunghissimi: la ricerca attenta dell’inquadratura, l’attesa della luce giusta, la profondità di osservazione da grande artista sono il metodo di lavoro di Tatge che usa una macchina di grande formato e segue personalmente la stampa di ogni immagine. Tatge ripercorre la storia dell’uomo attraverso l’architettura e la luce è il mezzo per mettere in scena il racconto in cui gli edifici sono gli attori. E’ significativa l’analogia con il percorso del padre dell’architettura moderna, Le Corbusier, che forse proprio il lungo viaggiare in Italia alla ricerca delle architetture del passato portò a pensare che “l’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi sotto la luce”: Le Corbusier aveva individuato proprio nel rapporto tra chiari e scuri, tra luci e ombre l’elemento indispensabile per dare vita all’architettura. Solo uno straniero poteva indagare con tanto equilibrio e affetto le glorie e le vergogne del nostro paese, senza mai voler criticare, ma riportando con sottile ironia ciò che vede.
----George Tatge nasce a Istanbul nel 1951 da madre italiana e padre americano. Trascorre l’adolescenza tra l’Europa e il Medio Oriente prima di trasferirsi negli Stati Uniti. Laureato in letteratura inglese, inizia a studiare la fotografia con l’ungherese Michael Simon. Si trasferisce in Italia nel 1973, impiegato a Roma come giornalista e quindi a Todi, dove ha scelto di vivere per dodici anni, collaborando a varie testate, sempre proseguendo le sue ricerche fotografiche. Ha realizzato la sua prima mostra in Italia presso la Galleria Il Diaframma di Milano nel 1973. Il primo libro, Perugia terra vecchia terra nuova, esce nel 1981. Dal 1986 al 2003, in qualità di dirigente tecnico-fotografico della Fratelli Alinari di Firenze, ha condotto svariate campagne fotografiche su tutto il territorio italiano, pubblicate poi in numerosi volumi. Ha tenuto workshops e ha presentato mostre in America e in Europa. Le sue opere sono presenti nelle prestigiose collezioni del Metropolitan Museum di New York, della George Eastman House di Rochester, dell’Houston Museum of Fine Arts, della Bibliothèque Nationale e della Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Tra le numerose personali e collettive dell’artista: The American Academy of Rome, 1981; Archivio dello spazio, Palazzo Isimbardi, Milano, edito sei volte dal 1988 al 1997; Centre Canadien d’Architecture, Montreal,1999; Site seeing: photographic excursion, George Eastman House, Rochester, N.Y., 2004 e MAXXI di Roma nel 2007. Nel 2010 è stato assegnato il Premio Friuili Venezia Giulia per la Fotografia. Vive ora a Firenze. George Tatge è conosciuto al grande pubblico di Firenze per la mostra personale a Villa Bardini Presenze. Paesaggi italiani del 2008, mostra che ha proseguito a Trieste, Roma, La Spezia e l’anno scorso a Perugia. E’ presente a Firenze con tre opere anche alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia – Regione Toscana, Villa Bardini (13 luglio – 9 ottobre 2011).

Ufficio Stampa: DE LUCA COMUNICAZIONI, Roma – tel. 0644237540 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

C2 - via Ugo Foscolo 6 Firenze Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 055 6801225

Orario di apertura: dal 23 settembre al 12 novembre 2011 da martedì a sabato dalle ore 17 alle ore 19 o su appuntamento.

INGRESSO LIBERO

MICHELE DE LUCA