Medaglia d'oro al valore civile consegnata dal Col. Pagano alla vedova dell'appuntato Salvatore Bologna ucciso nel 1979 in Sicilia all’età di 41 anni in un agguato mafioso...

Da "La Nuova del Sud di Sabato 17 Agosto 2013...

 

Una medaglia d’oro al valor civile alla memoria – concessa dal Ministero dell’Interno su decreto del Presidente della Repubblica – è stata consegnata oggi a Matilde Arbia, vedova dell’appuntato dei carabinieri Salvatore Bologna, ucciso il 10 Novembre 1979 a San Gregorio di Catania (atania) insieme ad altri due militari in un agguato mafioso organizzato per liberare un detenuto. Oltre a Bologna che aveva 41 anni, furono uccisi il caposcorta, il vicebrigadiere Giovanni Bellissima, di 24 anni, e l’appuntato Domenico Marrara, di 50. I carabinieri scortavano il detenuto Angelo Pavone conosciuto col soprannome di “faccia d’angelo” dal carcere di Catania a quello di Bologna. Pavone fu poi ritrovato morto undici giorni dopo l’agguato mortale ai tre carabinieri, organizzato dal clan mafioso dei Caragnusi. Nella motivazione alla medaglia d’oro alla memoria dell’appuntato Bologna si ricordano il livello di “efferatezza mai espressa prima” dei clan mafiosi catanesi dell’epoca: l’appuntato fu “vittima innocente di una guerra di mafia immolando la giovane esistenza nell’adempimento del dovere”. La medaglia è stata consegnata alla vedova dell’appuntato Bologna dal capo di stato maggiore della Legione Carabinieri Basilicata, colonnello Domenico Pagano. L’azione compiuta dal clan mafioso dei caragnusi aveva l’obiettivo di sequestrare durante il trasferimento dal carcere di Catania a quello di Bologna il detenuto Angelo Pavone alias “faccia d’angelo” ritrovato poi ucciso 11 giorni dopo. La medaglia è stata consegnata dal capo di Stato Maggiore della Legione Carabinieri Basilicata, Col. Domenico Pagano. Alla cerimonia erano presenti gli ufficiali del Comando Legione, il comandante provinciale di Potenza Col. Giuseppe Palma, il comandante della Compagnia di Senise Cap. Davide Palmigiani ed il comandante della stazione di Castronuovo di Sant’Andrea Mar. Ca. Giuseppe Mario Calcagno. La solidarietà dell’Arma intera alla famiglia Bologna è stata testimoniata dalla contestuale partecipazione del carabinieri del consiglio di base di rappresentanza e di quelli dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

REDAZIONE