Quante lacrime di poveri ed indigenti vengono versate ogni giorno? Circa 600 milioni (di dollari);
Quante sono le grida di dolore e di disperazione di chi cerca aiuto? Circa 600 milioni (di dollari);

Quante sono le richieste, ancora oggi enormi, dei paesi ancora in via di sviluppo? Circa 600 milioni (di dollari);
Quanti bambini vivono abbandonati e malnutriti? Circa 600 milioni (di dollari).

Lungi dal ridicolizzare una povertà che, in un mondo avanzato, moderno, civilizzato (?), costituisce una vera piaga sociale ed un fenomeno in rapida ed inarrestabile crescita, sia concesso ritenere che 600 milioni di dollari non sono una semplice goccia nell’oceano della povertà.
Non passa giorno in cui non si vedono, attraverso i mezzi di comunicazione di massa, le condizioni di sofferenza di molti, di tanti bambini che soffrono miseria vivendo in ambienti malsani, in condizioni di estrema povertà. Non passa giorno in cui il divario tra l’eccessivo superfluo ed il minimo necessario non viene ulteriormente accentuato.
La cifra 600 milioni è un punto di non ritorno tra una concreta possibilità di aiuto ai bambini che versano in estremo bisogno e l’ indigesta realtà di avere coperto con tanto vile denaro la barbarie perpetrata ai danni di bambini sessualmente molestati. E’ per un tale risarcimento, pattuito soprattutto per difendere dalla gogna mediatica le depravazioni di alcune bestie, tanta la riprovazione, a riprova della quale nessuno si sarebbe indignato se tale somma fosse stata devoluta in beneficenza.
Occorre necessariamente premettere con forza e senza alcun minimo dubbio che sia giusto e legittimo ripagare chi abbia subito danni, molestie, abusi; non per questo, di conseguenza, non si può non provare sdegno circa il risarcimento per abusi sessuali ai danni di bambini da parte di una organizzazione che fa della carità verso i poveri, verso i deboli, verso i miseri la propria ragione di esistere e prende i bambini come l’esempio, per gli adulti, dell’innocenza e della purezza.
Non verrà mai palesemente nominato l’ente in questione non certo per motivi di querela, ma piuttosto per rispetto verso tutti coloro che vi pongono fiducia ancora ciecamente e perché stonerebbe citarlo in un momento di motivata rabbia personale.
Non bastava aver sempre aggirato il problema senza estirparne una radice tanto malata; non bastava rimanere muti alle offese di chi paventava da tempo queste scelleratezze; no, ora si da il via al risarcimento senza nemmeno porsi il problema di sradicare un male così congenito!
La cifra di 600 milioni di dollari è per i comuni mortali una cifra da capogiro, una cifra da brividi, inimmaginabile ed inarrivabile. E’ la cifra che qualche ente ha stanziato per mettere a tacere e nell’oscurità dell’informazione pubblica i misfatti di un gruppo che ha commesso forse il più efferato delitto che si possa compiere tra persone in vita: l’abuso sessuale sui minori. I soldi, e questi sono tantissimi, per rimediare ai soprusi sui minori non bastano mai quando viene lesa la dignità di una persona e soprattutto la dignità di un minore. 
“Liquidare” con una tale sfrontatezza e con una tale superficialità questa orribile malvagità solleva il lecito dubbio sull’effettiva disponibilità economica di chi vuole tutelare persone depravate come bestie e mentalmente distorte. 
La domanda più naturale da porsi è la seguente: non sarebbe stato meglio per tale ente mettere le mele marce in disparte ed al cospetto della giustizia piuttosto che scendere a compromessi, tutelando tali bestie, versando GIUSTAMENTE lauti risarcimenti a chi ha subito i soprusi?
Come è possibile che si è persa un’ulteriore occasione per dare vita ad un “repulisti” in seno ad una istituzione che predica amore, carità, e che è da sempre simbolo di purezza, innocenza, candore?
Come si può non offendersi accettando che offerte, oboli donati con generosità per nobili cause come le missioni, interventi, aiuti a favore di chi vive nel bisogno vadano a risarcire i misfatti di alcuni mostri? Ma che paghino di persona!
E’ retorica dire che i danni commessi verranno ripagati tramite assicurazioni, gratuite elargizioni private; è una soluzione di facciata, è un lavarsi le mani di evangelica memoria. Che si abbia il coraggio di dire apertamente e con schiettezza che le bestie siano trattate da bestie senza “banalizzare” la misericordia divina!

MARIO DI SARIO