Gabriele Antonioli di Ceneselli, provincia di Rovigo, è un operatore pastorale, è responsabile del periodico parrocchiale l'Annuncio, è appassionato di storia locale ed è giornalista pubblicista. 

Nella chiesa arcipretale di Ceneselli, paese con circa 1700 abitanti situano a 13 m s.l.m., c’è una statua di sant'Andrea Avellino, realizzata in pietra scolpita, risalente al XVIII secolo. I cenesellesi non avevano notizie sul Santo ma volevano conoscerlo.

Lo scorso mese di luglio Gabriele Antonioli visitò il portale dedicato a sant’Andrea Avellino e mi contattò chiedendomi maggiori informazioni. Gli inviai della documentazione e il DVD sul Santo che realizzai nel 2007.

Pensammo e concordammo che sarebbe stato utile dedicare una serata al Santo in parrocchia. Il 14 settembre nella Chiesa c’è stato un incontro dei cenesellesi, organizzato da Antonioli e dal parroco don Stefano Marcomini dal titolo “Arte e fede nella chiesa di Ceneselli – Sant’Andrea Avellino”.

Di seguito riportiamo un articolo scritto da Gabriele Antonioli sull’evento.

Nicola Arbia

Sono molte le statue che impreziosiscono la facciata e l’interno della nostra chiesa parrocchiale. Raffigurano santi: alcuni noti, altri meno, altri… sconosciuti per i fedeli cenesellesi di oggi. È il caso di sant’Andrea Avellino effigiato in una statua ospitata in una delle due nicchie della prima cappella che si incontra entrando in chiesa dalla porta destra. 

Al centro della cappella si nota un altare con nicchia ove nel 2014 è stata posta una statua in legno di san Giovanni Paolo II con reliquia del sangue dell’indimenticato pontefice incastonata nel pallio. Nella nicchia di destra possiamo notare la statua di sant’Agata, in quella di sinistra quella di sant’Andrea Avellino. Entrambe realizzate in pietra bianca scolpita, misurano 138 cm di altezza e risalgono al XVIII secolo circa. 

Se la prima Santa è nota, sono in molti invece a chiedersi: chi è sant’Andrea Avellino? All’interrogativo ha dato una risposta la serata “Arte e fede nella chiesa di Ceneselli: Sant’Andrea Avellino” proposta in chiesa giovedì 14 settembre scorso nell’ambito dei festeggiamenti indetti per il 225° anniversario della Dedicazione del sacro edificio.

Nella prima parte dell’incontro è stato proiettato il film “Sant’Andrea Avellino” realizzato da Nicola Arbia, profondo conoscitore del Santo. Un documento di pregevole fattura e altamente comunicativo. Grazie a tale supporto i fedeli cenesellesi hanno potuto conoscere le tappe più importanti dell’intensa esistenza terrena di questo Santo iniziata a Castronuovo (PZ) nel 1521 e conclusasi il 10 novembre 1608. Lancillotto (questo il suo nome di battesimo) abbandonò tra il 1549 e il 1550 la carriera di avvocato per scegliere di consacrarsi al Signore e portarlo ovunque. Sacerdote non incline a compromessi, capace di non arrendersi a minacce e ferimenti, mostrò costante attenzione alle persone, ai loro drammi, ai loro bisogni materiali e spirituali. Guida e maestro spirituale di tanti uomini, vescovi e cardinali, fu considerato il “confessore d’Italia”. Lasciò scritti di altissimo contenuto spirituale, umano e pedagogico. Il suo servizio agli appestati di Milano (1577) commosse anche il cardinale Borromeo. La luce da lui irradiata dapprima nella sua terra natale (Lucania), ben presto divenne sole splendente non solo in Italia ma anche oltre i confini nazionali. Gli furono attributi oltre cento miracoli. Dichiarato beato il 28 settembre 1624 da Urbano VIII, fu canonizzato il 22 maggio 1712. 

Nella seconda parte dell’incontro sono state illustrate le caratteristiche della statua di Sant’Andrea e si è tentato di risalire alle motivazioni che hanno spinto gli antichi padri a volere tale opera d’arte all’interno della chiesa di Ceneselli. Allo stato attuale è possibile solo ipotizzare che tale scelta sia stata conseguente alla presenza dei Teatini, Ordine in cui Sant’Andrea fu accolto il 15 agosto 1556, nella Diocesi di Ferrara. Non va dimenticato che sino al 1818 la parrocchia di Ceneselli rientrava sotto la giurisdizione civile e religiosa di Ferrara. Da ricordare al riguardo che è segnalata a Ceneselli a fine Settecento la presenza del sacerdote spagnolo Don Feliciano Martinez che fondò nella nostra comunità la Compagnia della Madre Santissima del Lume permessa il 30 dicembre 1790, due anni prima della Dedicazione della chiesa. I Teatini erano stati autorizzati a benedire e dispensare lo scapolare ceruleo indossato dagli appartenenti a tale Compagnia. Si tratta solo di un’ipotesi, non suffragata né da atti né da documenti. 

Di certo resta la santità di Andrea Avellino, ora meno sconosciuto anche a Ceneselli. Al termine, guidati dal parroco don Stefano, i presenti hanno rivolto al Santo una preghiera tratta da uno dei suoi scritti. 

Gabriele Antonioli

10 febbraio 2018