A 50 anni dalla nascita del gruppo tra i più grandi nella storia del rock
Spettacolare e coinvolgente mostra al MACRO di Roma

****I Pink Floyd sono stati un gruppo musicale rock britannico formatosi nella seconda metà degli anni sessanta che, nel corso di una lunga e travagliata carriera, è riuscito a riscrivere le tendenze musicali della propria epoca, diventando uno dei gruppi più importanti della storia. Sebbene agli inizi si siano dedicati prevalentemente alla musica psichedelica e allo “space rock”, il genere che meglio definisce l'opera dei Pink Floyd, caratterizzata da una coerente

ricerca filosofica, esperimenti sonori, grafiche innovative e spettacolari concerti, è il rock progressivo. Nel corso degli anni la formazione dei Pink Floyd è stata guidata da tre figure predominanti, ognuna delle quali ne ha influenzato in modo sostanziale il percorso artistico: si tratta, in ordine cronologico, di Syd Barret, Roger Waters e David Gilmour. Lo stile musicale del gruppo ha subito sostanziali cambiamenti in base al cambio di leadership; basti pensare alle radicali differenze tra lo stampo psichedelico di “The Piper at the Gates of Dawn”, il primo album del gruppo, influenzato dall'estro visionario e stravagante di Barrett, e gli ultimi, “A Momentary Lapse of Reason” e “The Division Bell”, influenzati da Gilmour e più melodici e formali, passando per la trilogia composta da “Animals”, “The Wall” e “The Final Cut”, permeata dal taglio più raziocinante e mordace di Waters. 

****Il gruppo, nato a Londra nel 1965, viene fondato dal cantante e chitarrista Roger Keith “Syd” Barrett, dal bassista George Roger Waters, dal batterista Nicholas Berkeley “Nick” Mason e dal tastierista Richard William “Rick” Wright. Nel dicembre del 1967 si aggiunge al gruppo il chitarrista David Jon "Dave" Gilmour, che si affianca e poi sostituisce definitivamente Barrett, progressivamente emarginatosi dal gruppo a causa del pesante uso di droghe e di una forma di alienazione. Il gruppo, dopo essersi fatto notare grazie a lavori di stampo psichedelico, raggiunge la maturità con “Atom Heart Mother” e “Meddle”, e si afferma a livello mondiale con “The Dark Side of the Moon” e i successivi album, tra cui “Wish You Were Here”, “Animals” e “The Wall”, che consegnano i quattro alla storia del rock.

****Ora il mito dei Pink Floyd rivive in una retrospettiva epocale a 50 anni dalla nascita di uno dei gruppi musicali più innovativi e influenti della storia, arriva a Roma, acclamata dalla critica e in esclusiva per l’Italia, la mostra “The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains. Ideata da Storm Thorgerson e sviluppata da Aubrey ‘Po’ Powell di Hipgnosis, che ha lavorato in stretta collaborazione con Nick Mason (consulente della mostra per conto dei Pink Floyd) la spettacolare mostra è un viaggio audiovisivo nei cinquanta anni di carriera di uno dei più leggendari gruppi rock di sempre e offre una visione inedita ed esclusiva del mondo dei Pink Floyd. Esposti in mostra oltre 350 oggetti, mai visti prima, che rappresentano i diversi momenti della storia del gruppo, a partire dalla gigantesca ricostruzione del furgone Bedford che usavano per i tour a metà degli anni sessanta.
****Il colossale allestimento del Victoria and Albert Museum di Londra, descritto dai quotidiani inglesi come impressionante”, “un’autentica festa per i sensi” e “quasi altrettanto emozionante che ascoltare i Pink Floyd dal vivo, è stato il più visitato di sempre nel suo genere. In esclusiva per l’Italia il MACRO ospita l’esposizione e lo stesso Mason ricorda che - a meno di 1 km di distanza – proprio al Piper ebbe luogo uno dei primi concerti dei Pink Floyd in Italia nell’aprile del 1968. La mostra racconta quale fu il ruolo della band nel cruciale passaggio culturale dagli anni sessanta in poi. Grazie al suo approccio sperimentale – che rese il gruppo inglese esponente di spicco del movimento psichedelico che cambiò per sempre l’idea della musica in quegli anni – la band venne riconosciuta come uno dei fenomeni più importanti della scena musicale contemporanea.
****I Pink Floyd hanno prodotto alcune delle immagini più leggendarie della cultura pop: dalle mucche al prisma di “The Dark Side of the Moon”, fino al maiale rosa sopra la Battersea Power Station e ai “Marching Hammers”. La loro personale visione del mondo si è realizzata grazie a creativi come il moderno surrealista e collaboratore di lunga data Storm Thorgerson, l’illustratore satirico Gerald Scarfe e il pioniere dell’illuminazione psichedelica Peter Wynne-Wilson.


****Il percorso espositivo che guida il visitatore seguendo un ordine cronologico, è sempre accompagnato dalla musica e dalle voci dei membri passati e presenti dei Pink Floyd, tra cui Syd Barrett, Roger Waters, Richard Wright, Nick Mason e David Gilmour. Il momento culminante è la “Performance Zone, in cui i visitatori entrano in uno spazio audiovisivo immersivo, che comprende la ricreazione dell’ultimo concerto dei quattro membri della band al Live 8 del 2005 con “Comfortably Numb”, appositamente mixata con l’avanguardistica tecnologia audio AMBEO 3D della Sennheiser, oltre al video, in esclusiva per Roma, di One Of These Days, tratto dalla storica esibizione del gruppo a Pompei.
****I fan e i visitatori in genere dalla mostra rimangono estasiati dalla comunicazione totale in cui vengono immersi: due ore di musica, energia ed emozione in puro stile Pink Floyd” commenta Michael Cohl della Concert Productions International B.V. The Pink Floyd Exhibition è prodotta e organizzata dalla Concert Productions International B.V. di Michael Cohl, da Azienda Speciale Palaexpo, Mondo Mostre e da Live Nation. È curata dal direttore creativo dei Pink Floyd, Aubrey ‘Po’ Powell (dello studio grafico Hipgnosis) e da Paula Webb Stainton, che ha lavorato a stretto contatto con membri del gruppo tra cui Nick Mason (consulente per i Pink Floyd), con il contributo di Victoria Broackes del Victoria and Albert Museum. La mostra è in collaborazione con lo studio Stufish, uno dei maggiori studi di architetti d’intrattenimento e progettisti di lunga data dei palchi della band, e con gli interpretativi exhibition designer di Real Studios.

Michele De Luca