La fine di un sogno protrattosi per troppo lungo tempo.

Fu ieri l'altro, lo ricordo prima a me stesso e poi agli altri, ai tanti supporters e, ahimè! a qualche stupido idiota che ha sempre remato contro palesando ed ostentando ad ogni inopportuna occasione  incomprensibili infantili comportamenti. Per dovere di cronaca devo ricordare che la Basilicata dopo 15

ininterrotti anni di dominio non è salita sui gradini del  podio alla XXX Edizione dei Giochi Sportivi Studenteschi di Grosseto.

La trasferta in Maremma toscana è stata comunque una Grande Festa dello Sport. 55 le squadre dei ragazzi che, in rappresentanza delle varie regioni d'Italia, hanno dato vita ad un variopinto Carosello di varia umanità: nei tre giorni di gara si son dati battaglia all'ultima pedina. La Basilicata quest'anno è stata rappresentata da due squadre dell' I.C. “Nicola Sole” (cat cadetti Dama Italiana Martina Mobilio, Mario Gagliardi, Simona Di Sario e cat cadetti Dama internazionale Francesco Magno, Chiara Allegretti e Gaia Cascino) e da una squadra dell' I.S.I.S “Carlo Levi” di Sant'Arcangelo categoria Allievi composta da Andrea Arleo, Marilina Conte e Antonella Greco).

Ad onor del vero non è stata una débacle, abbiamo schierato in damiera le migliori formazioni che  avevano ben figurato e superato le Finali interregionali del 18 aprile mese decorso che si sono svolte a Castronuovo di S.Andrea.

Purtroppo è consolidata prassi  che ad ogni  “sconfitta sportiva” da più parti e a vario titolo si cercano le più svariate motivazioni giustificative. Per quel che mi riguarda non riesco a trovarne una, la più valida, la più condivisibile e/o passabile. Se la scuola, serbatoio naturale di atleti e/o giocatori non ti apre le porte, se ….. irreprensibili colleghi/ghe sono stati/e nel tempo  e tuttora restano ostinatamente convinti sostenitori che il giuoco della mente sia un “perditempo” e che lo stesso non possa contribuire alla crescita sportiva, umana e sociale dei discenti c'è poco da sperare  e/o giustificare.

Pur restando  fortemente convinto che a Scuola possono essere messe in atto tutte le particolari attenzioni per quanto in PTOF  previsto, resto tuttavia ancor più convinto che la pratica del giuoco della Dama può supportare il difficile e delicato compito degli insegnanti. Il giuoco della mente può ridare normale ridimensionamento a comportamenti criticabili in un'epoca di ragazzi fortemente ed abilmente social-networkizzati e iperattivi. Gli sport della mente in genere aiutano anche a sviluppare autonomia decisionale, responsabilità delle proprie azioni, accettazione di conseguenze  anche negative e accettazione di sconfitte anche eclatanti!!!!! 

Lungi da me l'idea di suggerire, di imporre tal o tal altro  comportamento: ognuno fà  e/o si batte per le cose in cui veramente crede. Certo, me ne rendo perfettamente conto, scrollarsi di dosso la “protervia”, l'arroganza, l'egocentrica convinzione della propria infallibilità, la pratica continua dell'esercizio del più becero terrorismo psicologico in un ambiente educativo a danno di ragazzi inermi e annichiliti diventa cosa difficilissima a praticarsi. Resto anche  convinto che ai ragazzi, a ragazzi normali e diversi non devono essere “offerti” sentimenti lesivi e che di fatto anche a breve termine possono essere da freno per la loro  crescita culturale e morale.

La scuola, la Nostra Scuola è, e deve essere solo PALESTRA DI VITA.

Favorire la pratica dello Sport in senso lato è affermazione ed espressione del proprio “io”. Praticare lo Sport è socializzazione, è crescita sportiva, culturale e umana. A chi non ha orecchi per intendere ricordo che lo Sport della Mente (Dama, Scacchi) è anche  materia di studio curriculare in molte evolute nazioni europee. La Fedrazione Italiana Dama interagisce con Protocollo di Intesa con il MIUR e il CONI Nazionale. Alla Finale Nazionale di Grosseto, 55 squadre hanno rappresentate tutte le Regioni d'Italia ivi compresa la Basilicata (ad eccezione della sola Scuola di Castronuovo?). Ai distratti, ai volutamente distratti suggerisco una volta per tutte  di “sotterrare l'ascia di guerra” si, perché ora siamo al ridicolo, all'incredibile in un clima di non più sopportabile anacronismo!)

Nel chiudere  questa parentesi non posso non ringraziare tutti i ragazzi della Regione Basilicata che anche quest'anno con me hanno praticato il giuoco della Dama, i genitori che hanno creduto e, vivaddio, credono nella validità non solo sportiva del giuoco della Dama.

Non da ultimo un sentito grazie ai Dirigenti Scolastici che anche per questo anno scolastico che volge alla fine hanno adottato il “PROGETTO DAMA A SCUOLA” e ai “MAGNIFICI GENITORI  di Castronuovo di Sant'Andrea che nel supportare i loro figli hanno rivissuto con me questa altra  stupenda ed irripetibile  avventura damistica in terra di Maremma presso la “Fattoria la Principina”. 

Tanto per non farci mancare proprio niente e per onestà sportiva ed intellettuale, devo sottolineare e rimarcare a chiare lettere che dopo 15 anni  nessuna squadra di Castronuovo é salita sul podio dei vincitori e a questo punto sorgono spontanei alcuni interrogativi: siamo peggiorati? Siamo stati surclassati? Siamo stati mortificati? (Chiedetelo agli avversari  coi quali ci siamo confrontati).

Ai tre interrogativi rispondo: No, assolutamente No!!!!!!!

Nessuna mortificazione, ci mortificano per altri versi comportamenti infantili di educatori o pseudo-tali che ancora una volta hanno avuto una clamorosa e assordante CADUTA DI STILE!!!!!!! Non siamo saliti sul podio perché abbiamo incontrato e gareggiato con avversari più forti di noi. Questa, penso sia,  la unica , la più logica e condivisibile risposta.

W lo Sport, W la Dama.

          Vincenzo Travascio

Del Reg Federazione Italiana Dama