L’evento espositivo nell’ambito del festival “Umbria Jazz”
Una bella mostra alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia

****Di Guido Harari (Il Cairo, 1952) ha detto Lou Reed: “Sono sempre felice di farmi fotografare da Guido. So che le sue saranno immagini musicali, piene di poesia e di sentimento. Le cose che Guido cattura nei suoi ritratti vengono generalmente ignorate dagli altri fotografi. Considero Guido un amico, non un semplice fotografo”. Nei primi anni settanta ha avviato la duplice professione di fotografo e di

giornalista musicale, contribuendo a porre le basi di un lavoro specialistico sino ad allora senza precedenti in Italia e collaborando con riviste come “Ciao 2001”, “Giovani”, “Gong” e “Rockstar”. Dagli anni ‘90 il suo raggio d’azione contempla anche l’immagine pubblicitaria, il ritratto istituzionale, il reportage a sfondo sociale e la grafica dei volumi da lui curati; dal 1994 è membro dell’Agenzia Contrasto.

****Collabora da sempre con i maggiori artisti musicali italiani e internazionali , per i quali ha firmato un’infinità di copertine di dischi firmate: tra i tanti, Baglioni, Bocelli, Paolo Conte, David Crosby, Pino Daniele, Bob Dylan, B.B. King, Paul McCartney, Pavarotti, Lou Reed. Di Fabrizio De André Harari è stato uno dei fotografi personali, con una collaborazione ventennale che include la copertina del disco “In concerto”, tratto dalla leggendaria tournée dell’artista genovese con la PFM nel 1979. Sul cantautore genovese Harari ha realizzato tre fortunati volumi, tra cui “E poi, il futuro” (con nota introduttiva di Fernanda Pivano). Nel 2011,  dopo una vita trascorsa a Milano, ha fondato ad Alba, dove risiede, la Wall Of Sound Gallery, la prima galleria fotografica in Italia interamente dedicata alla musica.

****Nel 2007 MonforteArte (Cuneo) organizzò con successo nel 2007 tra le vie del borgo storico, con le sue foto proposte su grandi pannelli blu in alluminio. Successivamente, a dieci anni di distanza dal successo di quella prima mostra, Harari, reduce dalla sua grande mostra “Wall of Sound”, al celebre museo Rockheim (National Museum of Popular Music) di Trondheim, in Norvegia, tornò a esporre nelle Langhe, alla Fondazione Bottari Lattes, riproponendo alcune opere dell’allestimento originale e, soprattutto, un’ampia selezione di fotografie classiche e anche inedite, frutto di una intensa e appassionata carriera di quattro decenni, in edizioni “fine art” numerate e firmate. In tutto cinquanta scatti, realizzati tra il 1976 e il 2013, che coglievano gli artisti in atteggiamenti inusuali, espressioni spesso inattese, su “set” spesso improvvisati, da cui emerge in maniera immediata la loro personalità, che Harari ha saputo cogliere con la sua intelligenza, la sua osservazione e con la sua enorme capacità fotografica, che ha saputo raccontarci, facendocene partecipi, un mondo – quello dell’universo musicale (ma non solo) dei nostri tempi – visto e scrutato dal di dentro; di cui, oltre che testimone, è stato indubbiamente anche un protagonista.

****È in corso ora, fino al 26 agosto, presso le prestigiose sale della Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, la mostra di Guido Harari, che si conferma cime uno dei massimi fotografi contemporanei di musica, autore di celebri ritratti e notissime copertine di dischi di artisti che spaziano dal rock al jazz, alla musica classica.

****La mostra   presenta oltre cento fotografie, attraverso la quale viene fornita un’ampia panoramica del lavoro di un autore che, in più di quarant’anno di attività, ha immortalato autori del calibro di Fabrizio De André, di cui è stato uno dei fotografi personali, Lou Reed, Giorgio Gaber, Bob Dylan, Vinicio Capossela, Kate Bush, Vasco Rossi, Peter Gabriel, Enzo Jannacci, Riccardo Muti, Miles Davis e tanti altri. L’esposizione non è che soltanto la prima delle iniziative a tema musicale in programma alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia: grazie alla collaborazione con il festival “Umbria Jazz”, il museo ha aperto le porte a una serie di nove concerti quotidiani, tra gli altri, di Danilo Rea, Antonello Salis & Simone Zanchini, Gianluca Petrella & Pasquale Mirra.

****Come scrive il curatore Marco Perini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, “Guido Harari possiede il raro talento di cogliere la personalità dei musicisti sia nel corso della performance sul palco sia nello svolgersi delle sedute – questa volta intime ed esclusive – durante le quali prendono forma i ritratti. Nell’uno e nell’altro caso il risultato è un’immagine iconica, che si deposita subito nell’immaginario collettivo e perde persino la propria connotazione cronologica. Accade con la Fender Telecaster alzata verso il cielo da Springsteen o con le contorsioni di Iggy Pop, così come con il ritratto ‘assai compreso di sé’ di Philip Glass o quello ironico di Ennio Morricone. Diviene difficile, se si conoscono queste immagini, non richiamarle automaticamente alla mente per prime ogni qual volta si senta o si pronunci il nome dei musicisti che le animano”.

Michele De Luca