Nel “Catalogo Sartori 2019” un ricco repertorio di artisti contemporanei 

****“Madamina, il catalogo è questo!...” canta Leporello a per consolare Donna Elvira, amante abbandonata da Don Giovanni, snocciolando i favolosi numeri delle conquiste del suo amato-odiato padrone. Conviene anche qui partire dai numeri, anzi dal numero 219, davvero ragguardevole – che è il medesimo – degli artisti “catalogati” e

delle pagine (ciascuna per ogni artista) di questo poderoso, elegante e puntuale repertorio realizzato, con competenza e tanta passione, da Arianna Sartori, con la preziosa collaborazione di Maria Gabriella Savoia, per Archivio Sartori Editore (che ha sede a Mantova, in Via Ippolito Nievo, 10) ed intitolato “Catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea”; si tratta del risultato di un lungo e meticoloso lavoro, il cui risultato non solo è quello di offrire agli “addetti” uno strumento di consultazione e di ricerca per il loro lavoro, storico, critico, giornalistico oppure per indagini attinenti al mercato, ma anche di porsi e proporsi come un volume di ricognizione a tutto campo della storia e della geografia creativa italiana, per coinvolgere, incuriosire e appagare un pubblico sempre più vasto.

****Il Catalogo Sartori 2019 vuole documentare artisticamente quanto sta avvenendo in campo nazionale, si propone come utile strumento di lavoro per tutti gli attori del culto del bello. La proposta è rivolta agli artisti che documentano il loro essere attivi e presenti o anche volutamente non dimenticati; ai galleristi, ai critici e agli storici dell’arte che possono trovare stimoli nuovi per la loro attività; ed anche ai collezionisti o ai neofiti che possono trovare conferme alle loro scelte o suggerimenti per nuove acquisizioni. Gli artisti inseriti, tutti selezionati su invito, sono la dimostrazione di quanto l’Italia sia culturalmente molto vivace, artisti attuali e del passato che sono vitali per la nostra storia dell’arte contemporanea.

****“Non abbiamo bisogno di guardare troppo lontano – ci dice la curatrice - per trovare validi artisti. Spesso leggiamo e vediamo opere di nuove e sorprendenti figure che arrivano da lontano, che perdono lungo la strada il senso della ricerca, molto spesso senza fine perché incongruente, o gretta perché caratterizzata di volgarità gratuite, e che vedono l’autore concretizzare sì opere che sono però la negazione del bello; artisti spesso presentati da galleristi, critici intellettualmente ricchi di incomprensibili elucubrazioni che, giocando con le parole, confondono il fruitore portandolo a non capire e non apprezzare più quella che è sempre stata considerata arte”.

****Nel nuovo Catalogo Sartori 2019 sono inserite più di duecento schede ad ognuna delle quali corrisponde il nome di un Artista presentato in ordine alfabetico. Un volume d’arte ricco nei contenuti, in cui ogni singola scheda è illustrata da una o più opere riprodotte a colori, arricchita da testi biografici, curricoli, e anche da qualche stralcio critico. Il “Catalogo”, in una ricca ed elegante veste editoriale, è un volume cartaceo, da leggere, è sufficiente una comoda poltrona e un po’ di tempo da dedicare alla passione dell’arte; sfogliato con calma, guardando le illustrazioni e leggendo i testi, il libro ci cattura, ci dà delle suggestioni, ci permette di entrare nella poetica dei singoli artisti, di fare comodi raffronti e soprattutto di imparare. Tra un po’ di tempo, il Catalogo Sartori 2019 sarà ancora lì disponibile ad essere sfogliato, con le sue certezze e le sue affermazioni. “La nostra – dice ancora la Sartori - è una scelta chiara e definita, il libro, la carta stampata si propone come attento mezzo di sapere, di lettura, di comunicazione e di riflessione. E nessuno asserisca che i libri appartengano al passato; le fonti del sapere, di tutto il nostro sapere e non in senso lato, sono su cartaceo, ed anche i documenti della conoscenza sono su cartaceo. Ricordo la mia ingenua commozione quando ho letto che nel 1977, la Nasa inviò nello spazio una capsula contenente il Voyager Golden Record, un disco per grammofono contenente suoni e immagini selezionate al fine di portare le diverse varietà di vita e cultura della erra (ed è già archeologia informatica)”. Il Catalogo Sartori 2019 si rivolge, insomma ad un pubblico elitario, attento alle proposte, aggiornato, ma non superficiale, come si dice “capace di leggere tra le righe” i messaggi dei nostri mass-media, consapevole delle proprie scelte e maturo, libero dai vicoli delle mode e capace di un  gusto personale.

****Il programma editoriale che è alla base di questo catalogo è stato quello di realizzare un accurato repertorio d’arte moderna e contemporanea. Mon si tratta certo di una novità. La stessa Sartori ricordava, in un’edizione precedente, che non si tratta certo di una novità: già infatti nel 1934, Agostino Mario Comanducci, realizzò un“Dizionario sulla pittura italiana dell’800”, opera che ebbe notevole successo, e della quale è stata qualche anno fa realizzata una ristampa anastatica, andata subito esaurita. Questa idea ebbe poi molti seguaci e negli anni settanta e ottanta, momento felice per il collezionismo e per il diffuso interessamento verso l’arte, questo tipo di pubblicazione ebbe una grande prolificazione. I tempi sono cambiati, il valore dell’arte è stato confuso con il valore economico, e l’interessamento per l’arte vera è divenuto peculiarità esclusiva di una élite culturale che, sempre più rara, conosce e ama sia l’arte che gli artisti; e così anche questo tipo di editoria è andato pian piano spegnendosi, lasciando peraltro, un vuoto incolmabile per la cultura stessa, per i collezionisti ed i ricercatori e per i futuri studiosi, che con grande difficoltà troveranno i dati relativi ad artisti o opere per le quali nutrono un interesse”.

****Il valore di questi cataloghi è dovuto proprio alla storicizzazione e catalogazione di dati biografici relativi agli artisti presi in considerazione; pertanto oggi questi volumi assumono un alto valore per la diffusione e per la conoscenza degli artisti recensiti, ma il loro valore è ancora più importante per il futuro, per non disperdere il lavoro serio e qualificato di numerosi artisti che hanno dedicato la loro vita al lavoro, alla ricerca, con amore e serietà d’intenti. 

Michele De Luca