A Carbone mercoledì 5 dicembre si è tenuto un incontro che ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, degli Assessori regionali Vincenzo Folino e Roberto Falotico, di consiglieri regionali e consiglieri provinciali insieme a numerosi sindaci dei paesi limitrofi.

Il confronto organizzato nel comune di Carbone ha avuto come tema “I Piccoli Comuni da patrimonio di valori a progetto di sviluppo”. Ha introdotto i lavori il presidente De Filippo che ha illustrato a grandi linee il problema dello spopolamento dei piccoli comuni; “anche se in linea con l’andamento nazionale a preoccupare” – dice De Filippo –“è l’emigrazione dalla nostra regione di laureati e di superprofessionisti”. La giunta Regionale, al contrario del Governo che con le ultime finanziarie ha ridotto i contributi ai comuni come il nostro, ha triplicato il fondo di coesione – l’ex art. 22 della legge regionale 10/2002 – per i piccoli comuni al di sotto dei 2000 abitanti portando la quota, della quale usufruiranno 58 comuni della Basilicata, a € 150.000,00 annui. De Filippo ha inoltre posto l’accento sulla necessità di garantire – nei nostri comuni – una diffusa ospitalità più che grandi alberghi per favorire il turismo e di conseguenza la circolazione di reddito. Il sindaco di Carbone, Mario Chiorazzo, ha messo in evidenza la necessità di dare una risposta ai giovani che purtroppo ancora vanno via e ha prospettato la creazione di una “frontiera culturale” dove informare i giovani sulle potenzialità loro offerte nella loro terra. Ha preso poi la parola il presidente della comunità montana Alto Sinni Nicola Trupa che si è soffermato sulla necessità di dar luogo ad “Associazioni di servizi” nei piccoli comuni dove si rischia di dover far ricorso alle pluriclassi e dove non è più conveniente aprire neanche una farmacia. E’ poi intervenuto nel confronto Pasquale Golia che oltre a fare il punto sull’utilizzo del fondo di coesione ripartito nei comuni dal 2002, ha ribadito la necessità dell’Associazione dei Servizi e ha sollevato il problema di “resistenze verso il cambiamento associativo da parte delle piccole comunità locali con un conseguente affossamento nello Status Quo”. L’incontro e il successivo dibattito ha offerto molti spunti di riflessione di cui dovrebbero far tesoro gli amministratori locali dei piccoli paesi tra i quali, con i suoi 1.300 abitanti, si inserisce anche Castronuovo di Sant’Andrea. Chi scrive ritiene, chiedendo anche di essere smentito, che se non vi è nel nostro piccolo paese anche una inversione di mentalità della classe dirigente i 150.000,00 euro annui inviati dalla Regione saranno sicuramente utilizzati, ma in realtà non arresteranno né lo spopolamento né riusciranno a portare nel paese un solo turista da ospitare… l’anno purtroppo durerà sempre venti giorni soltanto o forse meno…

PINO DI SARIO – Consigliere Comunale