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La Commedia dell’Arte nell’Arte Contemporanea
Una vasta rassegna alla Casa Museo Sartori di Castel d’Ario (Mantova)

****La Casa Museo Sartori di Castel d’Ario (Mantova), fino al 28 maggio,  presenta la rassegna “L’Arlecchino Tristano Martinelli – la Commedia dell’Arte nell’Arte Contemporanea”, curata – unitamente al catalogo - da Arianna Sartori. In mostra 58 opere, tra dipinti e sculture, realizzate da Baldassin Cesare, Baratella Paolo, Bedeschi Nevio, Bellomi Federico, Benedetti Laura, Benghi Claudio, Bianco Lino, Bobò Antonio, Bonafini Annalisa, Bongini Alberto, Budini Gianfranco, Calabrò Vico, Calvi Cesare, Capraro Sabina, Castagna Angelo, Castaldi Domenico, Cattaneo Claudio, Crestani Cristina,

Fino al 4 giugno al Palazzo Te di Mantova 
A confronto le opere del maestro bolognese con i film dell’artista inglese

****Il Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te a Mantova, fino al 4 giugno, presenta  la mostra “Giorgio Morandi e Tacita Dean. Semplice come tutta la mia vita”, in cui opere di Giorgio Morandi (Bologna, 1890 – 1964) - uno dei maestri della pittura europea del Novecento - dialogano con opere di Tacita Dean (1965, Canterbury, Regno Unito, 1965) - una delle più importanti e riconosciute artiste della scena mondiale contemporanea.

A 30 anni dalla morte del grande storico dell’arte italiana del ‘900
Una irripetibile storia d’arte
Una mostra nella sede nel Complesso monumentale di San Micheletto 

****Nel 2017 ricorre l’anniversario dei trent’anni dalla scomparsa di Carlo Ludovico Ragghianti, uno dei massimi storici, critici e teorici dell’arte italiana del XX secolo. La Fondazione Ragghianti, intitolata a lui e alla moglie Licia Collobi, nacque – in una fase iniziale come Associazione – nel 1981, trovando sede nel Complesso monumentale di San Micheletto a Lucca, città natale del grande storico dell’arte. In questi decenni si sono succeduti direttori (a partire dal primo, Pier Carlo Santini), presidenti, iniziative, attività, pubblicazioni, mostre, allestimenti e significativi lavori di ristrutturazione degli spazi dell’ex monastero di San Micheletto, che hanno lasciato un segno profondo nell’esistenza e nella fisionomia della Fondazione Ragghianti e della città di Lucca.